"Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei mari, dei fiumi, delle stelle; e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi".Questo aforisma di S.Agostino non vale per fortuna per Anna Franzoni, che invece ha scandagliato se stessa, riversando gocce di poesia in questo suo secondo libro. In queste liriche del cuore Annamaria si avvale di un leitmotiv autobiografico, che è un realismo alla Saba, che cerca i sensi nascosti delle cose e che si racconta per blocchi tematici, corrispondenti a momenti salienti dell'esistenza. La poesia si fa madre di verità ed epigono del tempo, per riversare luce negli armadi della memoria e rappacificare la congiunzione passato-presente e presente-futuro.In un traboccare di sentimenti possenti Anna, per dirla come Arpino, fissa i ricordi, perché nel testo "ogni vero ricordo è ancora un richiamo, una verità che lavora nelle ossa, un febbrile atto di sfida al buio di domani".Da quest'opera della Franzoni trapela infatti anche un messaggio di speranza, specialmente per i giovani. E' come se l'autrice con il suo esempio volesse dire loro che tutti parlano di crisi, ma che nessuno indica palesemente la ricetta per combatterla.Ed ecco che allora Anna mescola 300 gr di talento, 400 gr di volontà, 500 gr di fiducia,500 gr di condivisione e il resto è un ingrediente segreto, che ognuno completerà con la propria vita...
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