Verrà scarcerata la donna di 85 anni, non autosufficiente, che da circa due settimana si trovava nel carcere di San Vittore per un ordine di carcerazione in seguito ad una condanna definitiva a 8 mesi per il reato di occupazione abusiva.
Il tribunale di sorveglianza di Milano, ha così sospeso l’esecuzione della pena. Il caso era stato denunciato negli scorsi giorni dall’associazione Antigone, la no profit che si occupa di giustizia e diritti umani nelle carceri.
Secondo l’associazione, infatti, la donna si trovava rinchiusa a san Vittore, nonostante il reato non fosse di grande pericolosità sociale e anche la pena fosse di brevissima durata.
Ad aggravare la situazione, secondo l’associazione Antigone - il fatto che la signora non fosse autosufficiente, richiedendo perciò un'assistenza personale e una gestione sanitaria costante da parte di altre detenute e degli operatori.
“La vicenda investe due questioni - commentano dall’associazione - la sempre maggior frequenza con cui persone anche ultrasettantenni o ultraottantenni entrano in carcere, e dall’altro la questione centrale della residenza, che impedisce una vera e propria presa in carico da parte dei servizi, lasciando al penitenziario l'onere di gestione residuale. La richiesta che facciamo - continuano - è che per questa anziana donna si trovi il prima possibile una soluzione che le consenta di scontare la pena in un luogo più confacente e sicuro, per la sua età e le sue condizioni di salute”.
Secondo gli ultimi dati al 30 giugno 2022 si contavano 1.065 detenuti che hanno più di 70 anni, rappresentando questi quasi il 2% della popolazione detenuta. Un numero che negli anni recenti è in costante crescita.
Un problema, secondo la no profit - che evidenzia come ci sia bisogno di una grande attenzione per la loro condizione e, soprattutto che dinanzi a pene brevi da scontare o residue, è fondamentale trovare alternative alla detenzione”.
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