Il pane, e quindi il lavoro, è sacro; la casa è sacra, non si tocca impunemente
né l'uno né l'altra: questo non è marxismo, è Vangelo.
(Giorgio La Pira)
10.000 disoccupati, oltre 200 sfratti [...], 17.000 libretti di povertà [...].
Scusi: davanti a tutti questi "feriti", buttati a terra dai "ladroni"
-- come dice la parabola del Samaritano (Lc 10, 30ss.) -- cosa deve fare
il sindaco, cioè il capo ed in certo modo il padre ed il responsabile
della comune famiglia cittadina? Può lavarsi le mani dicendo a tutti:
-- scusate, non posso interessarmi di voi perché non sono uno statalista
ma un interclassista?
(Di Giorgio La Pira in risposta a don Luigi Sturzo), Il Focolare, 30 maggio 1954;
ora in Il fondamento e il progetto di ogni speranza, a cura di A. Alpigiano Lamioni
e P. Andreoli, AVE)
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