Eclissi di Puglia.
Mille veleni, un solo perché.
ILVA, Cerano, TAP, petrolio, chimica, pesticidi, CoDiRO, discariche tossiche, 275 e troppo altro. Non sono calamità naturali, ma i frutti di scelte precise. I frutti di un modello criminale di sviluppo.
venerdì 20 marzo 2015 ore 18
Palazzo della Cultura
piazza Dante Alighieri 51 – Galatina LE
Giuliano Pavone
giornalista, autore del libro "Venditori di fumo. Quello che gli italiani devono sapere sull’Ilva e su Taranto"
Luigi Paccione
avvocato, legale del comitato SOS275, #convochiamociperbari, L'Altra Puglia
Marco Potì
Sindaco di Melendugno
Luigi Russo
giornalista e sociologo, CSVSalento-Cantieri per la sussidiarietà
Riccardo Rossi
ricercatore ENEA, Brindisi Bene Comune, L'Altra Puglia
in collegamento via Skype
Stefania Divertito
giornalista, autrice del libro "Toghe verdi. Storie di avvocati e battaglie civili"
modera
Valentina Murrieri
giornalista, Lecceprima.it e La Gazzetta del Mezzogiorno
Ilva, Cerano, stabilimenti chimici o petrolchimici, inceneritori dichiarati o mimetizzati, pesticidi, discariche abusive di rifiuti tossici, asfalto e cemento, Xylella fantasma. Questo è solo un elenco sommario dei fattori di avvelenamento e delle cause di degrado dell'aria, dell'acqua e del terreno del Salento e della Puglia. Veleni che inevitabilmente finiscono nel nostro corpo respirando, bevendo, mangiando. Svariate indagini mediche e epidemiologiche, infatti, rilevano un vertiginoso incremento di tumori e patologie cardio-respiratorie nella popolazione pugliese e, in particolare, salentina.
Veleni responsabili della lenta ed inesorabile eclissi di Puglia che rischia di completarsi a breve, davanti ai nostri occhi e sulla nostra pelle.
Oggi, però, una galassia frastagliata, composta da associazioni, movimenti e cittadini, ha portato alla luce un quadro generale che riproduce una grande aggressione in atto. Un'aggressione mossa da un intreccio di interessi/poteri diversi: grande finanza globale, multinazionali, blocchi di potere politico/economico nazionali e locali. Un'aggressione fatta di gas, agricoltura intensiva e finanziarizzabile (biomasse, biogas, biocarburanti), energia (sia fossile che rinnovabile). Un'aggressione destinata a sconvolgere definitivamente paesaggi, natura, storia, tradizioni e rapporti sociali, nel Salento e in Puglia. Un'aggressione che ha dei mandanti internazionali e degli esecutori locali.
TTIP, Sblocca Italia, Jobs Act, Italicum e riforme costituzionali. Un impressionante arsenale è stato scatenato contro i diritti di cittadinanza, la dignità delle persone, la democrazia. La legge elettorale varata dal Consiglio regionale della Puglia, con lo sbarramento al 8% e la negazione della rappresentanza di genere, rappresenta il compimento locale di questo assalto frontale. Il fatto che questo processo di annientamento della democrazia abbia raggiunto proprio in Puglia il suo massimo livello di ferocia, ci consegna un indicatore fondamentale sulla quantità e qualità degli appetiti in campo, anche nelle elezioni regionali pugliesi.
L'Altra Puglia intende intrecciare le mille vertenze isolate, presenti in Puglia come nel resto d’Italia, in una sola grande lotta. Contro questi disegni criminali, contro i loro mandanti e contro i loro esecutori. Per un modello di sviluppo democratico, sostenibile e rispettoso delle persone, del lavoro e dell'ambiente.
L'Altra Puglia studia, L'Altra Puglia denuncia, L'Altra Puglia lotta
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