Aprile E’ tempo di rinvasi, il composto ideale per le orchidee epifite è costituito da pin bark o corteccia per orchidee, si tratta di corteccia di douglas trattata, non è facile trovare un buon bark, nella maggior parte dei casi nelle giardinerie si trova un miscuglio in cui c’è anche bark, basterebbe guardare cosa c’è nei vasi delle orchidee per rendersi conto che sono coltivate in solo bark.
Generamente il bark puro si trova nei vivai specializzati in orchidee, chi è lontano può farselo spedire. Prima di utilizzarlo il bark va messo a bagno per alcune ore in modo che si impregni, altrimenti diventa problematico bagnarlo. Da questo mese la maggior parte delle orchidee va riparata del sole diretto, di quelle che si trovano comunemente in commercio possono restare in pieno sole solo Cymbidium e Vanda, e le Cattleya evitando le ore centrali del giorno. Chi ha una serra è ora di ombreggiare coprendola con rete ombreggiante.
Chi ha un giardino o comunque la possibilità, durante l’estate può portare le piante all’aperto*. Per capire quand’è il momento giusto per portarle all’esterno, poiché le stagioni non sono sempre uguali ed il clima varia molto da Aosta a Palermo, il sistema più pratico è di regolarsi con i vestiti**: quando si pone il cappotto nell’armadio è ora di portare fuori le orchidee da freddo, quando si mette la giacca nell’armadio è la volta di quelle da temperato, quando poi la sera si esce solo con la camicia si possono portare all’aperto quelle da caldo come le Phalaenopsis.
*Il soggiorno estivo all’esterno è molto gradito per la maggior parte delle orchidee, come scrive Adelindo di Roma nella sua bellissima intervista “Ci sono piante che, a fine marzo, sembrano voler uscire dalla serra a tutti i costi, anche camminando sulle radici”.
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