Il servizio di Angelo Ruoppolo ( [ Ссылка ] ) Teleacras Agrigento del 7 agosto 2015.
Oltre mille migranti soccorsi in meno di 24 ore. Un altro affondamento scongiurato. Arrestati gli scafisti dei 25 morti. Dall’Europa parole e foto di gruppo.
Ecco il testo :
Un altro barcone è affondato poco dopo che i migranti a bordo sono stati salvati. Sarebbe stata l’ennesima strage. Invece la Guardia costiera italiana ha navigato fino a 30 miglia dalle coste della Libia e ha recuperato 381 persone, tra cui 55 donne e 26 bambini, in viaggio da Siria, Bangladesh e Africa sotto il deserto del Sahara. Nel frattempo sono ancora solo 25, tra cui 3 bambini, i cadaveri recuperati dopo il naufragio nello stesso tratto di mare. 373 sono i superstiti, e 6 di loro sono stati trasportati in ospedale con gli elicotteri. Forse sono decine o centinaia le vittime, se è vero che sull’ imbarcazione - che si è capovolta all'arrivo dei primi soccorritori ed è rapidamente affondata – hanno viaggiato tra i 500 e i 600 migranti. I sopravvissuti hanno raccontato : “Molti erano nella stiva, per loro non c’è stato scampo”. A Palermo, dove sono approdati i vivi, la Squadra mobile ha arrestato i presunti scafisti. Si tratta dei 5 uomini dell'equipaggio, libici e algerini. Ancora nel frattempo, il flusso di migranti non si è interrotto, e mai si interromperà fin quando Europa e Stati Uniti si preoccuperanno delle sanzioni a Putin anziché di risolvere le tensioni in Africa e Medio Oriente. Nel corso di 24 ore sono stati quasi 1.200 i migranti soccorsi a largo della Libia e su imbarcazioni fatiscenti. I vicepresidenti della Commissione Europea, Frans Timmermans e Federica Mogherini, e il commissario agli Affari interni Dimitris Avramopoulos, hanno ribadito che… (ascoltate che parole grondanti di retorica a fiumi) : “Nessuno Stato membro può affrontare da solo, in modo efficace, il problema dell'immigrazione. Serve un approccio nuovo, più europeo. E' facile piangere di fronte alla televisione. E' più difficile reagire e assumersi la responsabilità. Ciò di cui abbiamo bisogno ora è il coraggio collettivo di far seguire alle parole azioni concrete. Dunque, una risposta che combina politiche interne ed esterne, utilizzando al meglio le agenzie e gli strumenti dell'Unione europea e con il coinvolgimento di tutti gli attori”. Caspita. Nel Mediterraneo e nel Canale di Sicilia si naviga clandestinamente e si muore. Nell’ agenda europea ecco un’altra occasione per parlarsi addosso allagandosi di retorica : a novembre è stato organizzato un vertice a La Valletta, a Malta, con i principali Paesi africani. Oltre le parole sarà scattata anche una sorridente foto di gruppo.
Ruoppolo Teleacras - "Parole e foto di gruppo"
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