Le Bourget, (askanews) - "Stamattina tutti i paesi europei hanno ribadito ancora una volta che il riferimento agli almeno 2 gradi deve restare nel testo, credo che questo sia un elemento imprescindibile perché è la scienza a dirci che 'almeno 2 gradi' sono indispensabili per poter combattere realmente i cambiamenti climatici".
Il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti commenta così l'apertura della fase di negoziato politico della COP21, la conferenza mondiale sul clima in corso a Le Bourget, a nord di Parigi. L'obiettivo di mantenere entro i 2 gradi l'aumento della temperatura globale del pianeta attraverso un accordo che risulti vincolante per i paesi sottoscrittori resta sul tavolo ma la bozza di lavoro consegnata ai ministri ed ai rappresentanti dei Paesi membri della convenzione Onu sui cambiamenti climatici, sulla base degli impegni presi finora dagli Stati, non è esente da pericoli rispetto al raggiungimento di questo target considerato da tutti fondamentale.
"Si entra nella fase del negoziato, è chiaro che è un negoziato molto difficile - ha confermato il ministro dell'ambiente -. Sono 193 Paesi che si devono mettere d'accordo per approvare un testo definitivo che io credo, l'Italia crede, l'Europa crede, deve essere il più ambizioso e vincolante possibile. L'esito finale dipenderà dalla capacità di mediazione di ognuno di noi di trovare un punto di equilibrio che soddisfi tutti. L'impegno dell'Italia va in questo senso".
"Come Italia e come Europa consideriamo poi che se nel corso della verifica dei prossimi anni ci fossero tecnologie nuove per poter arrivare al grado e mezzo, sarebbe veramente quella la percentuale che ci permetterebbe di salvare tutti i Paesi e mettere in sicurezza il pianeta", ha concluso Galletti.
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