Le province romagnole si preparano alla fase 2. In particolare i sindaci di Forlì e Cesena si dicono pronti a riaprire e si affiancano alla Regione nel chiedere che alcune attività possano ripartire prima della fatidica data del 4 maggio, anche se le parole di Conte di ieri sera hanno un po' gelato gli animi.“Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell’opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni” Queste le parole con cui Giuseppe Conte ha spiegato agli italiani l'inizio delle fase 2, quella della ripartenza, che, al momento sembra fissata saldamente alla data del 4 maggio. Sono però molte le province della Romagna che vorrebbero accellerare i tempi, ad esempio quella di Forlì-Cesena. Lo ha spiegato il sindaco di Cesena Enzo Lattuca che, assieme al governatore Bonaccini, aveva chiesto a Conte di discutere della possibilità di riaprire alcune attività già lunedì prossimo, in particolare quelle legate al commercio internazionale.Numeri confortanti quelli di Forlì e Cesena. Lunedì i nuovi contagi sono stati appena 16, anche se continua la preoccupazione nelle case di riposo, in particolare la Pietro Zangheri a Forlì, un morto anche ieri, e la Don Baronio a Cesena.I segnali di riapertura però ci sono, a cominciare dai Parchi Pubblici, ancora chiusi, dei quali però continuano a prendersi cura gli addetti alla manutenzione, così come ha spiegato il sindaco di Forlì Zattini sulla sua pagina facebook “Nel momento in cui potremo riaprire i nostri parchi e le aree verdi, seppur in modo graduale e nel rispetto della sicurezza, sarà importante che il nostro verde pubblico sia stato curato per offrire, in particolare ai bambini, un ambiente adeguato e confortevole”
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