ATTENZIONE alla tentazione! [[Giacomo 1:13-15]]
*Nessuno quando è tentato, dica: “sono tentato da Dio”, perché Dio non può essere tentato dal male, ed Egli stesso non tenta nessuno; invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte.*
È un verso importate che chiarisce alcuni aspetti del peccato, dei modi con cui esso è generato, la sua natura e lo scopo. Tutti pensano che la tentazione sia strettamente legata all’incontro con il diavolo, il quale sembra proporci qualcosa di irresistibile. Abbiamo acquisito questa informazione perché abbiamo letto nel vangelo di Matteo cap. 4 della tentazione di Gesù. Infatti, riscontriamo che alla fine dei quaranta giorni di digiuno nel deserto, Egli fu tentato dal diavolo, ma NON PECCO. Ed è per questo che attribuiamo sempre la causa della nostra tentazione al tentatore come qualcosa che ci viene incontro. Mi piace da subito specificare che Giacomo è chiaro nel chiarire a tutti che Dio non è Colui che tenta e ne dà una VALIDA motivazione “PERCHE’ DIO NON PUO’ ESSERE TENTATO DAL MALE ed Egli stesso NON TENTA NESSUNO". Lo scrittore identifica l’autore insidioso della tentazione con un generico e alquanto relativo nome:“MALE”. DIO non può essere TENTATO DAL MALE! Poi ci sorprende il luogo dove avviene la TENTAZIONE, che non è fuori di noi o intorno a noi, come molti pensano, bensì DENTRO DI NOI. Leggiamo nel verso 14, che ognuno è tentato dalla PROPRIA CONCUPISCENZA che lo attrae e lo seduce. Apprendiamo in Giacomo Cap.1:2-3, che le PROVE sono l’insieme degli eventi esterni, come le tribolazioni, che producono nella vita interiore del credente una sorta di risveglio spirituale che mirano a fortificare la nostra fede. Ma le TENTAZIONI, ci attaccano dal di dentro attraverso ciò CHE E’ GIA’ DENTRO DI NOI e che fa parte ancora della nostra natura (passioni malsane e le concupiscenze). Pertanto, il tentatore non fa altro che tirare fuori ciò che è presente nella persona. Ecco perché l’apostolo Giacomo dice di DIO NON PUÒ ESSERE TENTATO DAL MALE perché dentro di Lui non c’è malvagità. Egli è Santo, Puro, Giusto! Quando siamo tentati e pecchiamo, non è tutta colpa del tentatore, ma probabilmente in noi c’è la volontà sfrenata e sregolata di fare ciò che Dio ci proibisce. Il diavolo non può dialogare con la santità, con la purezza, ma se dentro di noi non le trova allora noi avremo comunione con lui e peccheremo. Il “peccato” in greco AMARTIA ha nome femminile ed è figlia della concupiscenza. Una volta giunta al suo pieno sviluppo, diventa madre e partorisce la morte, come conseguenza naturale della trasgressione della legge. E’ necessario fare attenzione! Sei tentato? Non è un problema! Ma se pecchi vuol dire che dentro di te deve ancora agire la Parola che santifica, e lo Spirito Santo che trasforma. Devi pregare per un cambiamento. Dio vuole la tua salvezza ed è pronto a perdonare ogni tua debolezza. Ma tu devi fortificarti in Gesù .
Dio ci benedica, f.llo Giovanni Praticó
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