Scicli - An island in a sea of light | Sicily
Scicli, in Sicily, the town where the baroque architecture pops out to say "Hi", narrated in 5 minutes by Giuseppe Savà, directed by Alessia Scarso.
Siamo in Sicilia. Che cosa fai di Scicli una città teatro?
Stephen Tobriner, il più grande esperto di barocco al mondo, dice che a Scicli il barocco ti fa "ciao", perché qui a differenza che a Modica e a Ragusa dove le chiese e i monumenti hanno una loro posizione strategica, qui invece c'è il gusto della sorpresa, della scoperta, dell'inatteso. Non è un caso che Scicli sia diventata set di diversi film.
Ma c'è un altro elemento che rende Scicli abbagliante, ed è la luce. La città infatti è una delle quattro città più solarizzate d'Europa. Si trova quanto a latitudini più a Sud di Tunisi, è identificata con la Vigata televisiva del Commissario Montalbano, certificata dall'Unesco come patrimonio dell'umanità nel novero Val di Noto. Scicli ha tre icone incredibili: il Cristo in gonnella, un quadro spagnolo in cui Gesù veste una tunica sacerdotale; la Madonna delle Milizie, l'unica Madonna guerriera della cristianità, la Vergine a cavallo armata di spada che sconfigge gli infedeli e salva i cristiani; e il Cristo Risorto, cantato da Vinicio Capossela.
La città era costruita sulla collina ma fu ricostruita a valle dopo il terribile terremoto del 1693 che distrusse interamente in Val di Noto. Il suo impianto urbanistico resta comunque seicentesco. C'è un luogo mistico, claustrale, magico che domina la città: è il Convento della Croce. Fonti narrano che nel 1521 un frate francescano, Giovanni Morifet, lasciò la Francia, venne a Scicli per fondare un commento francescano, facendo poi scelta di eremitaggio e cavandosi vivo dentro una grotta. Non abbiamo mai creduto alla fine di questa storia se non quando abbiamo scoperto la grotta di Morifet, che si trova a 20 metri di profondità rispetto al piano di calpestio del convento ma aperta sulla vallata, quindi un ipogeo a strapiombo: una contraddizione in termini.
In questa Venezia del Sud percorsa un tempo da torrenti il ritmo lento della vita si dipana lungo le cave: antichi canyon dove l'unico suono è quello delle cicale.
Tra i suoi monumenti Palazzo Beneventano, con i suoi mascheroni decantati da Anthony Blunt, il critico d'arte della Regina d'Inghilterra, e la via Francesco Mormina Penna, con i suoi palazzi e le sue chiese settecentesche, e la chiesa di San Bartolomeo ,che custodisce un presepe settecentesco in cui il napoletano Pietro Padula scolpì gli abiti dei siciliani del tempo: una sorta di fotografia scattata a 300 anni fa.
Ma c'è un rapporto che rende Scicli inarrivabile, quello fra natura e paesaggio. Pensate alla chiesa di San Bartolomeo, che secondo l'architetto Paolo Portoghesi, è una perla tra le valve di una conchiglia, incastonata com'è nella cava. È costruita con la stessa pietra di quella cava. O alla rocca di San Matteo che domina sorniona la città.
A Scicli opera dagli anni 80 un gruppo di artisti conosciuto in tutto il mondo come il "Gruppo di Scicli", il cui maggiore esponente è Piero Guccione.
Ma Scicli è anche mare, con quattro borgate rivierasche: Donnalucata, Cava d'Aliga e Sampieri. Qui nasce la Fornace Penna di Contrada Pisciotto, diventata famosa come la mannara del Commissario Montalbano.
Dicono che Parigi val bene una Messa. Con molta modestia noi vi diciamo che Sciclii col suo mare barocco vale almeno un Rosario. Siete invitati. Vi aspettiamo.
#storytelling #scicli #travel
Ещё видео!