Reggio Calabria 14 luglio 2011 - Operazione questa mattina dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, per l'esecuzione di decine di ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. presso il Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nei confronti di soggetti appartenenti alle cosche della 'ndrangheta. L'accusa, per tutti gli arrestati, è di associazione di stampo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L'operazione, denominata "Crimine 3″,è la naturale prosecuzione dell'attività Crimine, che il 13 luglio dello scorso, portò all'esecuzione di 304 provvedimenti cautelari in coordinazione tra le Dda di Reggio Calabria e di Milano, che ha permesso di delineare l'esistenza della organizzazione 'ndrangheta avente base strategica nella provincia di Reggio Calabria, con attive ramificazioni sia nel nord Italia, in particolare in Lombardia, sia all'estero , dove la 'ndrangheta, ha replicato il modello organizzativo calabrese con articolazioni che risultano dipendenti dai vertici decisionali presenti nel territorio reggino. Inoltre, si tratta di reato transnazionale in quanto commesso in Italia, in Australia, Canada, Germania e Svizzera, da gruppo criminale organizzato impegnato in attività delittuose in più di uno Stato. Ma è anche la prosecuzione dell'operazione Crimine 2 che lo scorso 8 marzo portò alla cattura di altri 41 soggetti che comprendevano i "locali" di ndrangheta di tutto il mondo. Con questa operazione spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria "si è delineato l'assetto strategico delle 'ndrine calabresi che gestiscono il narcotraffico in tutto il mondo con diverse strutture. Tra le figure più importanti arrestati oggi, c'è anche Domenico Oppedisano "capo Crimine" e capo indiscusso della "provincia" organo supremo di controllo delle 'ndrine di tutto il mondo già arrestato lo scorso anno ed attualmente detenuto in un carcere siciliano.
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