Biella: l’uomo col braccio di silicone è un sanitario no Vax
Nelle ultime ore si è arrivati a scoprire l’identità dell’uomo che ieri sera si è recato presso l’hub vaccinale Biverbanca di Biella, dove è consentito l’accesso diretto per vaccinarsi, vale a dire senza prenotazione, indossando un braccio di silicone, nel tentativo di ingannare gli infermieri e farsi cosi somministrare il siero. Dopo la denuncia sporta a suo carico, è emerso che si tratta di un sanitario 50enne, esattamente un medico odontoiatra del Biellese, già sospeso dal servizio perchè non aveva provveduto al vaccino. Il 50enne aveva architettato tutto alla perfezione, certo che sarebbe riuscito a ingannare i vaccinatori. Il sanitario aveva indossato un avambraccio in silicone che ad un occhio distratto, somigliava ad un arto vero. L’infermiera che ha sventato l’inganno, Filippa Bua, si è insospettita per il colore della pelle troppo chiaro e per la percezione gommosa e fredda dell’arto al tatto. La Bua inizialmente ha pensato che il signore avesse subito l’amputazione di un arto e avesse prestato per l’iniezione il braccio sbagliato. Dispiaciuta, pensando di averlo messo involontariamente in imbarazzo, ha così chiesto al 50enne di darle l’altro braccio. Il sanitario no vax ha cercato di tergiversare, ma poi le ha dato l’altro braccio. A quel punto è subentrato lo stupore: nel sollevare la maglietta, l’infermiera si è trovata di fronte un arto esattamente uguale al precedente, capendo, in quell’istante, di avere davanti un uomo che stava cercando di eludere la vaccinazione. La Bua, recatasi dal medico che poco prima aveva fatto l’anamnesi del paziente, ha effettuato, assieme al dottore una seconda valutazione degli arti dell’uomo che ha confessato di aver indossato un busto di scena, per poi alzarsi e andarsene via. L’uomo è stato denunciato. L’Asl segnalerà il caso anche in Procura. La preoccupazione delle forze dell’ordine è che questo possa non essere un caso isolato. Il 24 novembre, riporta la Repubblica, su Twitter è apparso un messaggio a nome di un certo Giuseppe Maria Natale il cui veniva sponsorizzata una tuta-busto di silicone, comprendente braccia, collo, muscoli finti al prezzo di circa 500euro. Il testo del tweet, oggi cancellato, era: “Se vado con questo se ne accorgono? Magari sotto sto busto in silicone mi metto pure qualche altro indumento per evitare di far arrivare l’ago al mio braccio vero”.
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