QUARTA DOMENICA DI AVVENTO – LA SOLIDARIETA’
Avvento, tempo di attesa, tempo di speranza: uno sguardo sul presente nella certezza che esso non può essere chiuso in se stesso ma che è sempre possibile qualcosa di nuovo, di sorprendente. E' vero, il tema dell'attesa tocca ciascuno di noi nella sua profondità più nascosta, là dove le paure e le speranze si incontrano e lo spingono ad andare avanti. Qualcosa che ci aiuti a ricominciare a vivere, a sperare, a credere...
Questo itinerario semplice fatto di virtù essenziali vuole esprimere pazienza, speranza gioia e solidarietà ...e nel contempo chiedere a Dio di comprendere come spendere adeguatamente la propria vita per non sciuparla inutilmente; un'attesa laboriosa e profetica che diventa giudizio critico sulla realtà nella quale si è chiamati a vivere.
Maria, la Madre del Redentore, sarà la guida discreta in questo cammino...
LA SOLIDARIETA' DIMENSIONE NATALIZIA
Questa ultima domenica di Avvento costituisce, una sorta di «vigilia».
Completando il ciclo delle quattro domeniche dell’avvento la liturgia focalizza sul grande evento. Deve accrescersi il fervore, ma anche farsi evidente la centralità dell’Atteso. Accettare il Signore che viene, vuol dire prima di tutto accettare il fratello che soffre: Natale è solidarietà, carità, generosità. L'impegno di vita di quest'ultima domenica d'avvento deve essere quanto mai pratico e puntuale: individuare i luoghi e le persone, alle quali portare la gioia del Natale e suscitare impegni di solidarietà e di carità. Il «sì» di Maria ha reso possibile la seminagione del Dio immenso nelle sue membra. Ad esso fanno compagnia innumerevoli e silenziosi «sì» che ogni giorno vengono pronunciati nella carità, nel servizio, nella dedizione gratuita, e soltanto per amore, da quanti fanno dono del proprio tempo, della propria vita, del proprio affetto ai diseredati, ai flagellati, agli impoveriti della terra. Sono questi «sì» che permettono al Verbo ancora oggi, e da sempre, di prendere carne, di trovare cuori, grembo e abbracci affettuosi nella storia quotidiana.
L’insegnamento della Madre di Gesù, che, ripiena di Spirito Santo, si metterà poi in viaggio per recarsi ad aiutare Elisabetta invita ciascuno di noi allo slancio nell'aiutare il bisognoso: tutti sentiamo la Madonna vicina a noi e ai nostri affanni e tutti la invochiamo, specialmente nei momenti di necessità, perché la riconosciamo vera madre. La sua è una maternità viene imitata dalla chiesa e dai cristiani perché quel che lei ha fatto sulla terra e ora fa dal cielo, possa essere moltiplicato attraverso le nostre mani.
Una chiesa che attende il Natale senza guardare a Maria e senza imitarne le virtù, non sarebbe chiesa! Senza la Madonna non avremmo avuto Gesù e senza la sua presenza materna, vigile e assidua, noi saremmo orfani, privi di luce e di speranza. Dobbiamo bene ricordare che il più forte motivo di credibilità è la pratica della carità: «Da questo vi riconosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete gli uni gli altri» (Gv 13,35).
Il Natale che viene per mezzo di Maria, dev'essere un vero Natale di carità. Un'ultima prospettiva operativa della liturgia d'avvento consiste nel guardare lontano, alla sterminata folla di poveri disseminati in tutto il mondo…ma anche tra noi. Senza la carità, la nostra credibilità è fortemente compromessa se non accompagna le sue parole con la testimonianza viva delle opere di carità, così ci insegna anche San Paolo (1 Cor 13,13). È questo, in fondo, il mistero dell'Incarnazione, che ci apprestiamo a vivere e a celebrare: Gesù diventa uomo, per opera dello Spirito Santo, che è lo Spirito dell'amore e inizia la storia dell'Uomo-Dio chiedendo a Maria anche un atto concreto di carità. Quanti fratelli e sorelle che girovagano con le loro mercanzie e le loro sofferenze! Chi ha occhi e mani lontano da loro è mille miglia lontano dalla grotta di Betlemme…e non vedrà il Signore. Non farà il Natale. La solidarietà con tutti, specialmente con i più deboli e poveri ci stimola a capire che Gesù vuole che apriamo il nostro cuore per accoglierlo ed essere luce vera.
PREGHIERA A MARIA
AVE, O MARIA
PIENA DI GRAZIA
IL SIGNORE E' CON TE.
TU SEI BENEDETTA TRA TUTTE LE DONNE
E BENEDETTO IL FRUTTO DEL TUO SENO GESU'.
SANTA MARIA, MADRE DI DIO
PREGA PER NOI PECCATORI.
ADESSO E NELL'ORA DELLA NOSTRA MORTE. AMEN
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