Manca più di un mese al voto di fine maggio e la campagna elettorale ancora stenta a decollare. Sarà interessante capire però dove stanno rintanati e come la stanno conducendo i candidati sindaci a #Matera2015. Data l’età di (quasi) tutti gli aspiranti alla stanza dei bottoni del 6° piano del palazzo municipale, probabilmente è tornato in auge il porta a porta con tanto di telefonate e caffè offerti agli elettori.
Grandi movimenti nelle piazze e nei teatri non se ne registrano, forse è ancora presto, e quindi partiamo anche noi col motore Diesel e forniamo un’anticipazione di questa uscita pubblica del sindaco (e candidato alla riconferma) di quel che rimane del PD a Matera (e non solo a Matera) che propone un approccio scientifico, filtrato e guidato alla partecipazione dei cittadini.
Un po' come abbiamo visto per Matera 2019, partecipazione e condivisione sono in realtà i titoli di una serie di fredde ed impersonali slide (o meri hashtag) dietro i quali si nasconde l'incapacità di scendere in piazza ed ascoltare metabolizzando, senza filtri o mediatori, la pancia delle persone. Le proposte ascoltate confluiranno nel "programma" del candidato Adduce, una lista di cose che, a parer mio, il candidato Salvatore avrebbe dovuto e in parte potuto fare quando ne ha avuto l’opportunità.
Comunque, queste sono valutazioni personali. Sul palco stamattina grazie all’apporto di due sociologhe, il sindaco Adduce ha "raccolto le istanze dalla città" cui ha fornito risposta.
Offro ai vostri occhi questo breve reportage (al solito nello stile “leggero” del blog), cui seguirà anche un secondo video di “contenuti extra” per coloro interessati ad ascoltare con più calma cosa si è detto nell’incontro di stamattina. Buona visione.
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