“Lo stress, in alcuni casi, può determinare una sterilità psicosomatica, come dimostrano le gravidanze che si instaurano quando, dopo vari tentativi, la coppia abbandona l’idea di fare figli oppure sceglie la strada dell’adozione”.È come se si originasse un blocco che in qualche modo impedisse l’avvio della gestazione. Prima di arrivare a una interpretazione di questo tipo, però, bisogna escludere che vi siano condizioni biologiche maschili o femminili che ostacolano il concepimento”.L’orologio biologico è diventato oggi un segnale ansiogeno di qualcosa che non abbiamo fatto e che potremmo rischiare di non fare più e questo provoca inquietudine e paura”, ossia “ansia da concepimento.” “Che la fertilità diminuisca e che diventi più difficile avviare la gravidanza dopo i 35 anni è una realtà. D'altra parte, occorre riflettere sul fatto che ci sono state motivazioni personali o di coppia che hanno impedito di pensare a un figlio prima. Se il momento giusto è arrivato, è importante viverlo come una nuova scelta da gustare e non come un problema da affrontare con fatica e frustrazione”.....“Intanto, i primi 4 mesi di tentativi sono considerati, in genere, il tempo di prova minimo, per cui non ha senso preoccuparsi. Già in questa fase, invece, molte donne vivono l'arrivo delle mestruazioni con grande delusione, una delusione che aumenta con il passare dei mesi. Trascorsi sei mesi – un anno (in base anche all'età degli aspiranti genitori), se il bambino non arriva è sicuramente consigliabile fare almeno gli esami di base per capire se qualcosa non va. Il suggerimento, intanto, è di aumentare la frequenza dei rapporti, di migliorare le modalità di incontro e di non trascurare la propria vita e i propri interessi. Bisogna cercare di distrarsi, con la consapevolezza che stress e ansia lavorano contro il risultato desiderato”, donne che desiderano un figlio, in genere, sono le prime ad accorgersi dei pancioni che spuntano e dei bambini che nascono”, dice l'esperta. “Il pensiero a volte ossessivo le porta inevitabilmente a 'selezionare' le immagini, a vedere ciò che le altre donne hanno e loro no, a fare paragoni tra la loro frustrazione e il successo altrui. Si sentono sfortunate ingiustamente”.
“È importante, allora, cercare di allontanare questi pensieri. Piuttosto, pensando alle altre donne è bene concentrarsi sui diversi modi di vivere e sui rapporti madre-figlio: osservare le altre donne ci consente di individuare la modalità più adatta a noi.“Il conformismo è un'attitudine che porta al confronto e al timore del giudizio degli altri”,..“Fare un figlio è prima di tutto una bella esperienza e una grande responsabilità. Non è un punto di arrivo o una meta da raggiungere.
Giuliana Attanasio è psicologa e psicoterapeuta. Esperta in Ipnosi e Emdr. La sua missione è quella di portare l’individuo ad un percorso di crescita personale, aiutandolo a sviluppare una maggiore consapevolezza e coscienza di Sè, fornendo gli strumenti necessari per costruire una vita felice e serena.
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"Vite in quarantena”
"Quando il sesso su internet diventa una dipendenza“
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"Dalla violenza sessuale al femminicidio”
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ATTENZIONE: QUESTO VIDEO NON SOSTITUISCE LA PSICOTERAPIA
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