(Agenzia Vista) Trieste, 04 novembre 2018
Mattarella alle celebrazioni della Grande Guerra a Trieste
Nel giorno del centenario della fine della Grande Guerra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto le celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze armate con l' omaggio al Milite Ignoto all'Altare della Patria, deponendo una corona d'alloro. Con lui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, i presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano.
Dopo la cerimonia nella Capitale il Capo dello Stato si è recato in Friuli Venezia Giulia, dove ha fatto tappa al Sacrario di Redipuglia per rendere omaggio ai caduti della Grande Guerra e in seguito a Trieste per le celebrazioni in programma in piazza Unità d'Italia. Qui il presidente Mattarella ha tenuto il suo discorso davanti ad oltre mille uomini e donne delle Forze armate schierati, 12 delegazioni straniere con 150 rappresentanti di Paesi ex nemici e alleati.
"Celebrare insieme la fine della guerra e onorare congiuntamente i caduti - tutti i caduti - significa ribadire con forza, tutti insieme, che alla strada della guerra si preferisce sviluppare amicizia e collaborazione. Che hanno trovato la più alta espressione nella storica scelta di condividere il futuro nell’Unione Europea" ha detto in un passaggio del suo discorso il Capo dello Stato.
"La Costituzione Italiana, nata dalla Resistenza, ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie, privilegia la pace, la collaborazione internazionale, il rispetto dei diritti umani e delle minoranze" e ha sottolineato "La guerra non produsse, neppure per i vincitori, ricchezza e benessere ma dolore, miseria e sofferenze, nonché la perdita della primaria rilevanza dell’Europa in ambito internazionale. La guerra non risolse le antiche controversie tra gli Stati, ma ne creò di nuove e ancor più gravi, facendo sprofondare antiche e civili nazioni europee nella barbarie dei totalitarismi e ponendo le basi per un altro, ancor più distruttivo, disumano ed esacerbato conflitto globale."
Nel suo intervento a Trieste il presidente Mattarella ha voluto rivolgere un pensiero alle popolazioni colpite dal maltempo in questi giorni: "In queste ore tanti nostri militari - che ringrazio particolarmente - sono impegnati, insieme a tanti volontari, nelle operazioni di soccorso e di emergenza nei territori che, nelle nostre montagne, in Friuli, in Veneto, in Trentino, sino alla provincia di Palermo, e in altre regioni, sono state investite da un’ondata di maltempo con drammatiche conseguenze di lutti e devastazioni. Ai familiari delle vittime va tutta la vicinanza dell’Italia, a tutte le popolazioni delle zone colpite la solidarietà piena e completa".
Damiana Emma
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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