Servizio di Alessio Viscardi
Nell'ambito dell'inchiesta "Gli effetti nocivi delle discariche nel parco nazionale del Vesuvio"
In collaborazione con "Valigia Blu" e YouCapital.it
Una carica della polizia travolge i manifestanti seduti all'imbocco della nuova strada dei rifiuti, nei pressi della discarica SARI a Terzigno. Due feriti, di cui uno colpito alla testa da una manganellata e l'altro finito per terra con una probabile frattura della gamba. Il cittadini Sabino Novi viene caricato dopo aver deposto la bandiera italiana ai piedi delle forze dell'ordine.
Questo il pesante bilancio della notte di protesta nel boschese.
La manifestazione era cominciata in modo pacifico, nonostante via Zabatta - la strada che percorrono gli autocompattatori per arrivare sulla discarica in località Pozzelle - fosse stata messa a ferro e fuoco, con diversi blocchi stradali improvvisati con pneumatici, lavatrici e massi divelti dalle muraglie dei campi circostanti.
I manifestanti, più di un centinaio, improvvisano un sit-in all'imbocco della nuova strada costruita per agevolare il conferimenti dei rifiuti in discarica. Il blocco pacifico viene forzato dagli agenti di polizia in assetto anti-sommossa. Da prima, alcuni manifestanti sono stati trascinati e rinchiusi nei cellulari delle forze dell'ordine. Quando gli autocompattatori sono giunti nei pressi della protesta, è cominciata - in modo assolutamente immotivato - la carica.
Ne è scaturita una sassaiola. Nella confusione. un giovane dentista è stato ferito al volto da una manganellata, scagliata con molta probabilità alle sue spalle. L'uomo, in evidente stato di confusione, ha detto di non essersi nemmeno reso conto che la polizia stesse caricando.
Un secondo uomo è caduto in terra, con una probabile frattura della gamba. Il cordone di polizia ha cercato di impedire alle telecamere presenti - tra cui quelle di Annozero - di riprendere la scena.
Dopo più di un'ora di ripetute cariche e di sassaiola, la protesta si è dispersa.
Grande l'amarezza della popolazione, quando da dietro lo schieramento di militare e guardie, si sono scorti diversi autocompattatori diretti verso la Cava SARI.
La carica della polizia è stata del tutto immotivata, non provocata, e tesa soltanto a sgomberare la strada. Sulla pelle delle persone si sta consumando l'epilogo drammatico dell'emergenza rifiuti. Che democrazia è quella in cui i cittadini sono attaccati da chi li dovrebbe proteggere?
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