Il dott. Pasquale Ventura, chirurgo gastroenterologo del Centro Medico Santagostino, ci spiega cosa sono le emorroidi in una serie di video, dal come diagnosticarle e quali sono i sintomi più frequenti, fino alle diverse metodologie applicabili per curarle.
EMORROIDI QUALI SONO LE CAUSE?
Tra le cause della malattia emorroidaria sicuramente possiamo mettere al primo posto una dieta errata, nel senso che diete povere di scorie, povere di un apporto necessario di liquidi, provocano un’alterazione della formazione delle feci con la conseguente necessità di esercitare un’azione di aumento della pressione endoaddominale favorendo la formazione delle emorroidi. Tutte le cause di stitichezza sono naturalmente un’altra forma di predisposizione allo sviluppo della malattia emorroidaria. Un’altra condizione che predispone, assolutamente fisiologica, è la gravidanza.
Ci sono poi delle condizioni determinate da alcuni farmaci, che possono provocare la comparsa di emorroidi, come anche delle patologie come l’ipertensione portale, cioè una complicanza legata alla cirrosi epatica, oppure alcune forme tumorali della zona pelvica.
QUALI SONO I SINTOMI E LE POSSIBILI COMPLICANZE?
I sintomi più frequenti sono:
- sanguinamento, per lo più di colore rosso vivo, che si presenta prevalentemente alla fine della defecazione.
- comparsa di muco nelle feci, anche questa rilevabile alla pulizia della parte esterna dell’ano;
- prurito
- comparsa di una tumefazione, una pallina come viene definita spesso dai pazienti, molto spesso associata a un dolore anche violento, legata per lo più al fatto che il sangue si trova a stazionare all’interno di questa tumefazione che si è formata, provocando un fenomeno trombotico; questo evento viene chiamato trombosi emorroidaria.
COME SI EFFETTUA LA DIAGNOSI?
I sintomi elencati non sono sufficienti per porre una diagnosi di emorroidi, devono essere associati a una visita proctologica. A effettuarla c’è un proctologo o un chirurgo con esperienza specifica in questo campo. Cosa è d’aiuto al proctologo per eseguire la visita?
Ci sono gli anoscopi, piccoli cilindretti di plastica della lunghezza di 3-4 cm e che permettono una visione diretta delle emorroidi. Sono utilizzati in associazione, talora e sempre su indicazione dello specialista, all’esecuzione di una rettosigmoidoscopia, con un endoscopio rigiro o a una pancolonscopia con un fibroscopio flessibile.
Per guardare gli altri video sulle emorroidi
1 - Tipologia e classificazione [ Ссылка ]
3 - Come si curano [ Ссылка ]
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