La riforma che abolirà il test di ingresso nelle facoltà di medicina promette di far discutere molto. L’intenzione del governo è quella di cercare di attivare il nuovo sistema già dal prossimo anno accademico.
In sostanza, ogni studente potrà iscriversi a Medicina e Odontoiatria e, terminato un primo semestre “filtro” con esami uniformi per tutti, verrà inserito in una graduatoria nazionale, che determinerà il diritto o meno di proseguire i corsi. Coloro che non superano la selezione, potranno usare comunque i crediti acquisiti nei primi sei mesi per iscriversi ad altri corsi di laurea, evitando così di perdere l’anno.
Una proposta che dovrebbe portare i posti disponibili da 20 a 25mila e che trova molto d’accordo anche il vertice della Lombardia.
Sono già diverse però le università che si sono lamentate per questo aumento di potenziali studenti, sostenendo che le strutture e il personale potrebbero non essere adatti o sufficienti a gestirle.
