Questa è una storia di straordinaria. Tullio Battaglia, artigiano e artista, era uno dei 600 mila militari italiani internati nei lager nazisti dopo l’8 settembre 1943. Nel Natale del 1944, con stracci e materiali di recupero, realizzò un presepe clandestino nel campo di Wietzendorf. Quando fu liberato, lo portò con sé in Italia, consegnandolo poi alla basilica di Sant’Ambrogio. All’appello mancava il bue, rimasto lassù. E domenica prossima 17 dicembre una delegazione di quella cittadina tedesca ne donerà uno nuovo, perché quel presepe sia di nuovo completo, come segno di pace e di speranza. Ne parliamo domenica su Milano7 Avvenire e in questo video
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