Milano (askanews) - In Egitto comincia il processo contro l'ex presidente Mohamed Morsi, deposto nel luglio del 2013 dall'esercito dopo un'ondata di manifestazioni di piazza in cui per giorni e giorni migliaia di persone hanno chiesto le sue dimissioni.
Morsi insieme ad altri 14 membri dei Fratelli Musulmani è accusato di incitazione alla violenza e all'omicidio per gli scontri durante un corteo del 5 dicembre 2012. Mohamed Damati è uno degli avvocati e segue i Fratelli musulmani. "La corte ha il diritto di portarlo alla sbarra con la forza ma una volta lì può rifiutarsi di rispondere alle domande e rifiutare che un avvocato lo rappresenti perché la presenza di un legale significa che riconoscerebbe il tribunale".
I Fratelli Musulmani hanno incitato i propri sostenitori a scendere in piazza contro il processo, si teme una replica delle sanguinose proteste dei mesi scorsi in cui hanno perso la vita centinaia di persone che contestavano la deposizione di Morsi. "Noi insistiamo sul fatto che lui è il Presidente legittimo del Paese - dice quest'uomo - non riconosciamo alcun processo né alcuna decisione presa da questo governo". Morsi non compare in pubblico dal giorno del suo arresto, il 3 Luglio scorso.
(Immagini Afp)
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