Sarà capitato sicuramente a ciascuno di noi nella propria vita di immergersi in un compito e sentirsi totalmente assorbiti nel suo svolgimento, quasi ad essere catapultati in una dimensione parallela in cui il tempo non esiste più e il mondo circostante sembra scomparso. Nulla di strano, in Psicologia questo fenomeno si chiama il Flusso (Flow in inglese), altrimenti detta Trance Agonistica. Nel 1975 Mihaly Csikszentmihalyi ne concettualizzò il significato come uno stato psicologico soggettivo di massima positività e gratificazione che un soggetto può vivere durante lo svolgimento di una attività e che induce una sensazione di “completa immersione nel compito”. Tutto nacque da uno studio compiuto sulla creatività umana (Getzels & Csikszentmihalyi, 1976), laddove il pittore preso a soggetto dello studio lavorava ignorando fame, fatica e disagio. Ne emerse un quadro nuovo e del tutto affascinante in cui la motivazione nello svolgere un’attività ritenuta di un certo valore per il soggetto, i così detti lavori che premiano da sé e per sé a prescindere dal prodotto finale o da eventuali rinforzi esterni, inducevano l’individuo ad una estraneazione dal contesto e dal tempo fino al raggiungimento dell’obiettivo prestabilito.
Music: Luminance by Scott Buckley – released under CC-BY 4.0. www.scottbuckley.com.au
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