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Il 31 agosto 2008, una marea di Ultras Napoletani arriva a Roma alla stazione Termini per assistere alla prima giornate della stagione 2008/2009 Roma - Napoli.
Quella giornata verrà ricordata per i soprusi vissuti dalla tifoseria Napoletana, vittima della mala organizzazione di Trenitalia in combutta con la Questura.
La Trappola: i supporter partenopei non ricevono alcun treno speciale ne agevolazioni per arrivare a Roma, nonostante la totalità dei tifosi possedesse il biglietto della partita.
Il treno dopo incredibili disagi e ritardi arriva a Roma, in seguito i tifosi Napoletani verranno ripetutamente malmenati e brutalizzati dalle Forze dell'Ordine durante il trasporto con i pulmann dalla stazione allo stadio, dove entreranno solo il secondo tempo.
Trenitalia tuonerà accuse contro i tifosi, rei, secondo l'azienda, di aver effettuato oltre 500.000 euro di danni al treno. La Questura e il Ministero degli Interni, capeggiato da Maroni, condanneranno gli Ultras del Napoli a non seguire più la propria squadra in trasferta per tutta la stagione e la chiusura dello stadio per la partita successiva Napoli - Fiorentina.
La stampa e i giornalisti non hanno esitato un attimo a credere ed amplificare la versione di Trenitalia e della Questura, gettando fango e menzogne sui tifosi azzurri, che solo due anni dopo riceveranno la notizia che il Giudice di Pace Napoli condanna Trenitalia perché non ha dato la possibilità di viaggiare ai tifosi in condizioni dignitose.
Inoltre, i motivi addotti da Trenitalia a giustificazione del ritardo "non sono condivisibili risolvendosi in disorganizzazioni e disservizi, che hanno portato alla partenza del treno successivo dopo quattro ore".
Trenitalia fu obbligata a risarcire i danni a tutti quelli che hanno dovuto aspettare per oltre quattro ore in attesa del convoglio successivo.
