Una nuova modalità di trattamento è stata recentemente sviluppata e collaudata per ottenere l'occlusione safenica minimizzando gli aspetti negativi connessi alle tecniche termoablative o alla scleroterapia ecoguidata, incorporando invece i benefici di entrambe.
Si tratta della Ablazione Endovenosa Meccano-Chimica (anche detta MOCA) mediante uno strumento denominato ClariVein® (Vascular Insights, Madison, CT, USA), il quale non fa uso di energia termica, eliminando quindi il rischio potenziale di danno tessutale e nervoso, ed eliminando pertanto anche la necessità di realizzare una anestesia con tecnica tumescente.
Il metodo ablativo meccano-chimico provoca l'occlusione venosa con una doppia modalità: un filo rotante (3500 rpm) posizionato all'interno della vena attraverso un catetere determina un danno irreversibile della parete interna della vena stessa; attraverso lo stesso catetere si effettua contemporaneamente l'infusione di un liquido sclerosante che viene "spruzzato" direttamente sulla parete venosa danneggiata, portando alla occlusione immediata della vena (verifica ecodoppler al termine della procedura).
L'introduzione del catetere ClariVein® viene realizzata con accesso percutaneo ecoguidato, ma senza necessità di eseguire una anestesia tumescente lungo la coscia o lungo il polpaccio, accorciando ulteriormente i tempi di esecuzione dell'intervento. L'unica infiltrazione di una piccolissima dose di anestetico locale viene eseguita solo nel punto di introduzione del catetere: il trattamento è indolore, l'unica sensazione avvertita sarà una "vibrazione" durante la retrazione del catetere.
Al termine dell'intervento, senza incisioni né cicatrici, si può ritornare immediatamente alle proprie attività: l'unica prescrizione sarà quella di camminare per almeno 15-20 minuti appena finita la procedura, e di indossare una calza elastica di 2^ classe di compressione per 15-20 giorni.
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