Milano, (askanews) - Sono i giovani a pagare il prezzo più alto della crisi economica in Italia. Lo confermano i dati Istat di agosto che fotografano ancora un aumento della disoccupazione tra i 15 e i 24 anni di età: il tasso schizza al 44,2 percento, in crescita di un punto percentuale rispetto a luglio e di 3,6 punti in un anno. È il dato più alto dal 1977, anno di inizio delle serie storiche trimestrali, e dal gennaio 2004 considerando le serie mensili.
Il dato, chiarisce l'Istat, si spiega con il calo degli under 25 occupati: 895mila giovani tra 15 e 24 anni hanno un lavoro, il 3,6% in meno di luglio, il 9% rispetto allo scorso anno. Qualche segnale positivo viene dal tasso di disoccupazione generale, che in agosto è sceso al 12,3%, -0,3 punti in un mese.
Ma il quadro complessivo dell'Italia è negativo: il Cnel nel suo rapporto annuale sul mercato del lavoro stima un milione di posti bruciati in 7 anni. Secondo le stime, ridurre il tasso di disoccupazione sarà molto difficile e l'ipotesi di una discesa al 7% precedente alla crisi sembra irrealizzabile: bisognerebbe creare quasi 2 milioni di posti sino al 2020. Cresce poi l'esercito dei cosiddetti scoraggiati: oltre 3 milioni di italiani hanno smesso di cercare un lavoro.
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