12 gennaio 2010: un tremendo terremoto colpisce uno dei Paesi più poveri al mondo provocando 230.000 morti, 300.000 feriti e 1.300.000 sfollati.
Mons. Dumas, presidente di Caritas Haiti, dichiara che “bisogna ricostruire una Haiti migliore”, persone nuove e comunità più forti.
La rete Caritas Internationalis si mobilita; Caritas Italiana invia subito un operatore a supporto di Caritas Haiti e dialoga con le Caritas diocesane interessate ad intraprendere un percorso di accompagnamento a qualche diocesi locale
Nella diocesi di Milano si registra una forte solidarietà, grazie anche alla relazione con la diocesi di Port-de-Paix, estremità nord ovest del Paese, dove sono presenti 3 missionari fidei donum.
A partire dalle precedenti esperienze in Rwanda, nei Balcani e in Centroamerica, Caritas Ambrosiana decide di “farsi prossimo” ancora una volta e accoglie la sfida di cominciare un gemellaggio con Caritas Port-de-Paix.
I primi operatori in loco iniziano a percorrere il desolato Nord-Ouest, dopo mesi di osservazione, ascolto dei bisogni e confronto con le comunità locali nasce il progetto di costruzione di case per gli sfollati.
Ci viene chiesto contestualmente di rafforzare il partner locale e di iniziare un percorso di formazione per le Caritas parrocchiali. Fondamentale il supporto di Caritas Italiana e il coinvolgimento iniziale di missionari presenti ad Haiti da decenni.
Nei primi anni vi è stato un processo di conoscenza, personale e culturale, con i partner e con le comunità locali, la ricerca di una relazione che ha richiesto tempo, pazienza, fedeltà e perseveranza reciproca.
I nostri operatori hanno imparato la lingua locale, vissuto, viaggiato, mangiato e lavorato fianco a fianco.
E’ stato fondamentale poter contare sull’accompagnamento qualificato e costante di Caritas Italiana, che ha permesso di distinguere i ruoli tra chi accompagna e chi finanzia.
Progressivamente siamo riusciti a programmare con la rete Caritas locale interventi sempre più articolati in ambito sociale, sanitario, di sviluppo agricolo, microrealizzazioni, …
Negli ultimi 2 anni si alza l’asticella: col progetto UE di nutrizione e sicurezza alimentare si creano reti con ONG italiane permettendo un accreditamento del partner con le istituzioni locali e internazionali.
Da subito abbiamo guardato anche oltre la rete Caritas, prendendo contatti con i missionari ambrosiani e con altre realtà come le Piccole Sorelle del Vangelo in capitale, ascoltando i loro bisogni e supportando diversi progetti pastorali, formativi, sociali, emergenziali e di sviluppo.
In 11 anni abbiamo contribuito a realizzare 58 progetti per circa 3 milioni di euro, 32 accompagnati dai nostri operatori in loco e 26 gestiti da Caritas Italiana.
Dal 2014 abbiamo programmiamo insieme l’esperienza estiva dei Cantieri della Solidarietà mentre dal 2016 abbiamo aperto il servizio civile in due distinte sedi.
Abbiamo favorito e vissuto tanti piccoli micro cambiamenti, creato contatti e costruito ponti, condividendo con le nostre comunità (attraverso il sito, i social, incontri in presenza e online) le storie incontrate con il desiderio di essere ancora prossimi in futuro.
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