Viaggio d’inverno
Un calendario per viaggiare verso l’anno nuovo
Franz Schubert (1797-1828)
da Winterreise, 24 Lieder per voce e pianoforte op. 89 D. 911
n. 1 Gute Nacht/ Buona notte
Laura Capretti, mezzosoprano
Erik Battaglia, pianoforte
Olivia Manescalchi, voce narrante
Olivia Manescalchi, regia
Giulio Cavallini, regia video e montaggio
Pietro Luzzati, proiezioni video
Enrico Richetta, ripresa audio
Federico Meneghini, Ludovico Casalone, riprese video esterne
Nicolò Barbonese, allestimento tecnico
I testi di Wilhelm Müller (1794-1827) sono letti nella traduzione di
© Erik Battaglia, da Il Libro dei Lieder; Asti, Analogon, 2014
Nell’ambito del progetto Schubertiade. I Lieder
realizzato dall’Unione Musicale in ricordo di Dietrich Fischer-Dieskau
a cura di Erik Battaglia
GUTE NACHT
Fremd bin ich eingezogen,
Fremd zieh’ ich wieder aus.
Der Mai war mir gewogen
Mit manchem Blumenstrauß.
Das Mädchen sprach von Liebe,
Die Mutter gar von Eh’, –
Nun ist die Welt so trübe,
Der Weg gehüllt in Schnee.
Ich kann zu meiner Reisen
Nicht wählen mit der Zeit,
Muß selbst den Weg mir weisen
In dieser Dunkelheit.
Es zieht ein Mondenschatten
Als mein Gefährte mit,
Und auf den weißen Matten
Such’ ich des Wildes Tritt.
Was soll ich länger weilen,
Daß man mich trieb hinaus?
Laß irre Hunde heulen
Vor ihres Herren Haus;
Die Liebe liebt das Wandern –
Gott hat sie so gemacht –
Von einem zu dem andern.
Fein Liebchen, gute Nacht!
Will dich im Traum nicht stören,
Wär schad’ um deine Ruh’,
Sollst meinen Tritt nicht hören –
Sacht, sacht die Türe zu!
Schreib’ im Vorübergehen
An’s Tor dir: Gute Nacht,
Damit du mögest sehen,
An dich hab’ ich gedacht.
BUONA NOTTE
Straniero sono giunto,
straniero me ne vado.
Il maggio mi fu benevolo
con i suoi mazzi di fiori.
La ragazza parlava d’amore,
sua madre di matrimonio.
Ora il mondo è così triste,
la neve ricopre il sentiero.
Per il mio viaggio non posso
scegliere un momento propizio,
devo orientarmi da solo
in tanta oscurità.
Un barlume di luna
è il mio compagno di viaggio,
e sulla bianca distesa
seguo le orme di bestie.
Cos’altro devo aspettare,
che qualcuno mi scacci?
Fate pure abbaiare i cani
davanti alle vostre case;
l’amore è ballerino, –
è Dio a volerlo –
e passa di cuore in cuore.
Amata mia, buona notte!
Non disturberò i tuoi sogni,
sarebbe un peccato turbarti.
Non sentirai nemmeno i miei passi –
chiudi pian piano le imposte!
Passando scriverò
sulla tua porta: “Buona notte”.
Così saprai
che ho pensato a te.
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