La rigenerazione urbana è al centro delle politiche di governo del territorio della Regione Puglia da alcuni anni. Le ragioni sono diverse: dalla necessità di riqualificare parti di città, spesso anche di grande valore ambientale e culturale, che versano in condizioni di degrado e abbandono, al dovere di restituire un ambiente di vita dignitoso a famiglie che abitano in periferie recenti prive di infrastrutture e servizi, alla necessità di arrestare quel dissennato consumo di suolo che porta ogni giorno in Italia a sottrarre 100 ettari di superficie libera.
Il concetto di rigenerazione è legato a strategie messe a punto dai governi locali per affrontare le situazioni di crisi della città contemporanea mediante interventi non solo di riqualificazione fisica (urbanistica ed edilizia) ma anche di rinascita culturale, sviluppo economico e inclusione sociale. In Puglia il governo regionale si è fatto promotore di iniziative volte a sollecitare gli enti locali a definire queste strategie, ritenendole presupposti essenziali per ripensare lo sviluppo in chiave sostenibile e durevole.
La carica innovativa di questo approccio risiede, sul versante dell'urbanistica, nella volontà di creare una netta discontinuità rispetto a decenni di esclusivo interesse per l'espansione delle città, di progetti elaborati nel chiuso degli studi professionali e calati dall'alto in contesti noti solo superficialmente, di una pianificazione quantitativa e astratta, incapace di dare risposta a concreti bisogni e domande sociali; sul versante delle politiche di sviluppo, l'elemento più innovativo consiste nella centralità attribuita al territorio, inteso nel suo intreccio di risorse materiali e immateriali, che comprende anche la sfera sociale e culturale e le capacità dei soggetti di attivarsi e autorganizzarsi per la sua messa in valore.
Gli strumenti approvati dalla Regione per promuovere quest'idea di rigenerazione e per affermarne l'approccio e i contenuti a livello locale sono tanti e fra loro complementari: normativi, d'indirizzo, finanziari.
Avviata con i Programmi Integrati di riqualificazione delle periferie (Pirp), promossi dalla Regione nell'ambito del suo primo Piano Casa, la politica regionale in favore della rigenerazione urbana ha avuto una straordinaria occasione di sperimentazione e diffusione a livello locale grazie alla programmazione dell'Asse 7 del Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013.
La cornice normativa organica e sistematica per convogliare gli interventi di matrice comunitaria nelle pratiche urbanistiche correnti è la legge regionale n. 21/2008 "Norme per la rigenerazione urbana". Obiettivo della Regione è trasformare la riqualificazione urbana da evento straordinario ad attività ordinaria, da azione occasionale a pratica diffusa a livello locale, da intervento episodico a visione strategica per la rigenerazione di parti di città e sistemi urbani.
La legge e i programmi regionali pongono enfasi su alcuni requisiti che devono caratterizzare i processi di rigenerazione ai fini dell'efficacia degli stessi:
• la partecipazione sociale, perché gli abitanti, in quanto profondi conoscitori dei propri ambienti di vita, di lavoro e di ricreazione, svolgano un ruolo attivo nella loro rigenerazione, valorizzando le qualità peculiari dei luoghi, contribuendo con le proprie competenze alla redazione dei progetti e poi prendendosi cura degli spazi riqualificati;
• l'integrazione degli interventi non solo fra operatori pubblici e privati, fra destinazioni residenziali, terziarie e di servizio, fra classi sociali, per favorire la mescolanza di funzioni e popolazioni urbane, ma anche fra dimensione fisica, sociale ed economica, per rompere il circolo vizioso fra degrado fisico e disagio sociale;
• il risanamento ambientale mediante l'adozione di criteri di sostenibilità ambientale e risparmio energetico nella esecuzione delle opere edilizie, la previsione di infrastrutture ecologiche, il recupero di aree permeabili.
I luoghi della rigenerazione sono quelli che hanno più bisogno delle nostre cure:
• i contesti urbani periferici e marginali interessati da carenza di attrezzature e servizi
• i contesti urbani storici interessati da degrado e abbandono;
• edifici e spazi aperti degradati;
• aree ed edifici dismessi.
Oggi in Puglia, grazie ai tanti interventi di rigenerazione realizzati o in corso, molti spazi pubblici, della città storica o contemporanea - strade, piazze, mercati, parchi e waterfront - sono stati restituiti agli abitanti come luoghi di relazione e socializzazione. Essi sono importanti non solo per migliorare la qualità della vita di chi vi abita ma anche per attrarre nuove popolazioni, funzioni e attività, generando così nuove reti di risorse culturali ed economiche.
Ещё видео!