Milano, 27 ago. (askanews) - È riuscito l'attracco alla Stazione spaziale internazionale della Soyuz con a bordo il robot umanoid russo Fedor e un gioiello della ricerca italiana: Mini-EUSO, un telescopio costruito per catturare diversi fenomeni legati ai raggi ultravioletti di origine cosmica.
Nei giorni scorsi la navetta aveva fallito a causa del mancato funzionamento dell'antenna del sistema di attracco automatico Kurs sulla Iss.
Il Mini-EUSO, progetto che nasce da una cooperazione tra l'Agenzia spaziale italiana e quella russa, Roscosmos, è stato sviluppato nell'ambito di una collaborazione internazionale guidata dall'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e dall'istituto di ricerca giapponese RIKEN.
E ad accogliere la Soyuz al suo arrivo alla ISS, è stato un altro pezzo d'Italia: l'astronauta italiano Luca Parmitano.
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