L’aspetto più importante che la riforma sanitaria di Regione Lombardia porta con sé sui territori è l’istituzione di case e ospedali della comunità, che saranno presenti anche nel magentino- abbiatense e nel Sud Milano.
Questi presidi, in cui dovrebbero trovare posto medici di base – la categoria di cui si è più fatta sentire la mancanza in questi due anni di pandemia e sempre più carenti sul territorio – oltre che pediatri e specialisti di vario genere. Le case della comunità sono previste per un totale di una ogni 40 mila abitanti, mentre gli ospedali di comunità – che avranno anche dei posti letto – sono stati individuati in una struttura ogni 150 mila. IL Sud Milano ottiene di fatto le tre strutture richieste un mese fa dai sindaci del territorio: una casa di comunità andrà a Buccinasco, una a Corsico mentre a Cesano Boscone troverà posto l’ospedale di comunità. Sempre a Corsico una Centrale operativa territoriale, che fungerà da centro di controllo.
Nel magentino-abbiatense, e quindi nel territorio di Asst Ovest milanese in senso allargato confermata l’indiscrezione per cui tutti i centri con degli ospedali avranno anche una casa-ospedale della comunità. A questi si aggiungono: Castano, Busto Garolfo, Parabiago, Settimo milanese, Cornaredo, Motta Visconti, Gaggiano e Vittuone, che vince su Bareggio, anche per la scelta delle vicine Cornaredo e Settimo. In totale sulle 218 case della comunità e i 71 ospedali previsti dalla riforma, nella provincia di Milano arrivano 71 case e 23 ospedali di comunità.
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