Gesù è un maestro che insegna non solo con le sue parole ma anche con la sua stessa vita. Acoltare il Vangelo nella preghiera della sera è un modo per tornare ad imparare ogni giorno da lui. Tante volte ci sembra di non avere più niente da imparare, di sapere già tutto, ma il Vangelo ci ricorda che non è mai così. La chiamata di Matteo ci ricorda proprio che c'è sempre, nel cuore della nostra vita, un tempo per essere chiamati, anche quando siamo intenti al banco delle imposte, cioè in quel continuo negoziare tra il dare e l'avere, in cui a volte si riduce la nostra vita. E proprio in quel momento il Signore passa e ci chiama a seguirlo.
0:00 Preghiera del giorno con la Comunità di Sant'Egidio
9:50 Lettura di Mt 9, 9-13
11:27 Meditazione sul Vangelo di Matteo (Mt 9, 9-13)
Dal Vangelo di Matteo
(Mt 9, 9-13)
Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: "Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?". Udito questo, disse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici . Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori".
Preghiera della Santa Croce, online dalla Basilica di Santa Maria in Trastevere
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