👉 Acquista adesso i miei romanzi:
[ Ссылка ]
Ma perché le efficientissime tattiche di guerra romane si sono perse con l’inizio del Medioevo? Come è possibile che dalle sofisticate formazioni militari dell’impero, composte da disciplinati legionari pronti a ubbidire e restare nei ranghi pure nelle situazioni più disperate, siamo giunti a un’epoca piena di gente che si corre addosso senza ritegno, pigliandosi a spanciate? Perché questa gigantesca regressione? A nessuno, in tutto il medioevo, gli è venuto in mente di copiare quel che si faceva prima per vincere facile? Visto che tutti erano regrediti e facevano schifo, ne bastava uno che copiasse i gloriosi metodi romani per sbaragliare tutto e tutti, no?
Ah Ah, non preoccupatevi che ci sono io, qua, per rispondere ai vostri quesiti, e lo farò dopo la sigla… No, non ce l’ho una sigla. Dunque, regressione. Si parla di regressione militare dalla Roma antica al medioevo. Questo argomento, in verità, ricade in un tema più ampio della sola sfera militare, ovvero che prima, nell’antichità era tutto meglio, e dopo, nel medioevo, era tutto uno schifo. Che sotto svariati aspetti (culturali, tecnologici, artistici…) la civiltà antica (specialmente quella greco-romana) era superiore, e quelli che venivano dopo erano inferiori.
Ecco, andando subito al nocciolo della questione: queste sono considerazioni abbastanza superficiali. Perché la Roma antica, dalla Repubblica al tardo impero, ha visto momenti di splendore, sì, ma anche momenti di tremendo buio, in un lasso di tempo di più di mille anni di storia. E il medioevo, quell’epoca di altri mille anni che segue, ha vissuto momenti di tremendo buio, ma anche di incredibile splendore. Questo vale per la cultura, la tecnologia e l’arte militare. Insomma, non si possono comparare due millenni diversi. Il mondo va avanti, coi suoi lati negativi e quelli positivi.
Perciò, per tornare alla domanda: ma perché le tattiche militari romane si sono perse nel medioevo? La risposta, semplicemente, è che niente si è “perso”, ma che tutto è cambiato. Tutto: il contesto, la politica, i paesi, le persone, il mondo intero. E quindi pure la guerra. Ma non nel modo in cui intendiamo noi, per colpa del cinema, ovvero che da “efficientissimi legionari” i soldati si sono trasformati in barbari che corrono a perdifiato in campi verdeggianti per darsele in un mischione confusionario. Nossignore, nel medioevo le tattiche militari potevano essere molto sofisticate, e lo vedremo adesso con degli esempi storici. A cominciare proprio dall’esempio pesudo medievale più barbarico del cinema: gli scozzesi di William Wallace.
Siamo abituati, grazie al film cult anni ‘90 con Mel Gibson, a immaginare quei guerrieri medievali delle highlands come dei barbari tutti sudici vestiti con toni di grigio e marrone (perché i colori nel medioevo del cinema non esistono, figuriamoci). Ecco, niente di tutto questo è vero, gli scozzesi sul finire del XIII secolo erano uguali agli inglesi e i francesi, avevano milizie e pure cavalieri nobili con gli stemmi tutti colorati e le bandiere. E Wallace, pure, dobbiamo immaginarlo come un cavaliere, tra l’altro che divenne addobbato ufficialmente pure lui, con lo stemma colorato e tutto il resto, nel corso della guerra. Niente treccine selvagge, e facce dipinte tipo indiani d’america, o i barbari antichi delle tradizioni letterarie romane.
👉 Lorenzo Manara è scrittore di libri storici e fantasy, autore dei romanzi "La Stirpe delle Ossa" e "La Canzone dei Morti". Se vuoi rivivere gli episodi più avventurosi, tratti da autentici manoscritti e cronache d’epoca, ascolta subito "Leggende Affilate": il nuovo podcast di Lorenzo Manara, tra imprese eroiche, grandi battaglie e antichi misteri. Una puntata ogni settimana, disponibile anche su Spotify e le migliori piattaforme di streaming.
👉 Seguimi per non perdere neppure una storia fantastica:
[ Ссылка ]
Ещё видео!