Ci stiamo avvicinando alla fatidica data di chiusura del calciomercato. I club hanno i giorni contati per riuscire tramite la compravendita di giocatori a sistemare sia i conti, sia la rosa, che a parte la possibilità di qualche piccolo aggiustamento nel mercato di gennaio sarà quella destinata a raggiungere in campo i risultati prefissati dalla società. Con ovviamente la sinistra invernale che servirà a sistemare alcuni errori di valutazione.
Ma come si è arrivati alla definizione di questo periodo importantissimo per le squadre?
Bisogna andare parecchio indietro nel tempo dato che le prime operazioni riguardo i trasferimenti di un giocatore da una squadra ad un’altra si registrano nei primi anni del 1900. Nonostante sia chiaramente troppo presto per parlare di calciomercato dato che questi accordi tra società non avvenivano tramite lo scambio di denaro ma sotto forma di baratto commerciale. Al giocatore invece veniva offerto un posto fisso nella nuova città in cui sarebbe andato a giocare.
La particolarità era ovviamente che la dirigenza si recava al campo delle società dove militava il giocatore a cui erano interessati a causa delle difficoltà negli spostamenti. Queste operazioni quindi avvenivano in un territorio abbastanza ristretto. Insomma niente elicotteri e aerei privati.
Dagli anni 20 le cose cambiano e iniziano ad avvenire scambi di corrispondenza su tutto il territorio nazionale tra i presidenti dei club per decidere il destino dei giocatori fino agli anni 30 dove con il miglioramento delle comunicazioni e dei mezzi di trasporto vi è persino l’apertura all’entrata degli oriundi nel nostro campionato.
Tutti questi progressi, quasi spontanei portano alla nascita vera e propria del calciomercato negli anni 50.
Il merito viene ancora dato all'ultimo principe siciliano, Raimondo Lanzia di Trabia che voleva fare del Palermo la vera antagonista della Juventus. Proprio lui per allestire la sua squadra si recava spesso a Milano in uno degli alberghi più costosi dove invitava presidenti e dirigenti di altre società per trattare il trasferimento di calciatori.
Quindi è da quel momento che prende forma l’idea di una sede fissa per il calciomercato.
Sede che oggi si trova a Milano e più precisamente all’ Hotel Melià che ha strappato l’accordo all’ADISE, ovvero l’associazione Italiana Direttori Sportivi presieduta da Beppe Marotta.
È qui che si consumeranno le ore più calde di calciomercato, sarà qui che i dirigenti sportivi si confronteranno trattando, a volte litigando con ferocia al fine di riuscire a concludere un’operazione che potrebbe essere importantissima per la loro società.
Ci sarà tempo fino al 2 settembre dopo che l’anno scorso vi era stata una variazione storica la chiusura anticipata al 17 agosto.
Queste alcune delle più importanti operazioni Last Minute:
- Nesta dalla Lazio al Milan il 31 agosto 2002
- Ibrahimovic dal Barcellona al Milan il 28 agosto 2010
- Robinho dal Manchester City al Milan il 31 agosto 2010
- Mario Balotelli dal Manchester City al Milan il 31 gennaio 2013
- Hernàn Crespo dalla Lazio all’Inter 31 agosto 2002
- Bonaventura dall’Atalanta al Milan il 31 agosto 2014
- Ibrahimovic dall’ Ajax alla Juventus il 31 agosto 2004
- Salah dal Chelsea alla Fiorentina il 2 febbraio 2015
- Diego Milito dal Real Saragozza al Genoa il 1 settembre 2008
Questi sono solo alcuni dei colpi più incredibile andati in porto negli ultimi giorni di mercato.

E’ incredibile come nonostante le società lavorino praticamente tutto l’anno su cessioni, scambi e prestiti e a volte si riducano all'ultimo minuto per convincersi a concludere un operazione.
Ed è altrettanto incredibile come queste avvenute, praticamente a tempo scaduto, possano incidere così pesantemente sulle sorti di una squadra.
Chissà quale sarà il prossimo colpo negli ultimi minuti di calciomercato che rivoluzionerà un campionato regalando soddisfazioni totalmente
inaspettate.

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