12PORTE - 23 gennaio 2020: Il diacono rende presente sacramentalmente nella comunità cristiana il servizio d’amore di Gesù, che è venuto per servire e dare la sua vita in riscatto per tutti. E proprio in vista dell’ordinazione diaconale, l’Arcivescovo ha accolto domenica la candidatura di quattro laici che si sono resi ufficialmente disponibili a compiere il cammino di preparazione.
Si tratta di Claudio Barbieri della parrocchia di S. Giovanni Battista di S. Giovanni in Persiceto, sposato con due figlie, impiegato di banca.
Francesco Melfi della parrocchia di Viadagola, sposato con sei figli, dipendente della parrocchia di Quarto Inferiore.
Alessandro Lollini, di S. Girolamo dell’Arcoveggio. Sposato con due figli, referente di linea in fabbrica a Imola.
Vincent Togo della comunità africana-francofona che ha sede nella parrocchia di S. Antonio di Savena. Originario del Mali, vedovo dal 2008, ha una figlia e lavora presso l’Istituto nazionale di Fisica nucleare.
Nell’omelia della II domenica del tempo ordinario, l’Arcivescovo ha ricordato la missione del diacono di indicare a tutti, come il Battista, la persona di Gesù, l’Agnello di Dio.
Alla celebrazione erano presenti i sacerdoti e le comunità che accompagnano i candidati verso l’ordinazione. Ha concelebrato con l’Arcivescovo anche don Matthiew Falike, coordinatore nazionale delle comunità africane-francofone in Italia.
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