NOVENA DEL S. NATALE
composta da S. Alfonso M. de’ Liguori
21 DICEMBRE - SESTO GIORNO
"Della misericordia di Dio in venire dal Cielo per salvarci con la sua morte"
Quando apparve in Terra il Figlio di Dio fatt'uomo, allora si vide quanto fosse grande la bontà di Dio verso di noi.
Scrive san Bernardo che prima era apparsa la potenza di Dio nel creare il mondo, la sua sapienza nel conservarlo; ma la sua misericordia allora maggiormente apparve quando Egli prese carne umana per salvare con le sue pene e con la sua morte gli uomini perduti.
E qual maggior misericordia poteva usarci il Figlio di Dio, che assumere sopra di sé le pene da noi meritate?
Eccolo nato bambino debole e fasciato dentro una mangiatola, che non può da sé muoversi né cibarsi: ha bisogno che Maria gli porga un poco di latte per sostentargli la vita.
Eccolo poi nel pretorio di Pilato legato ad una colonna con funi da cui non può sciogliersi, ed ivi è flagellato da capo a piedi.
Eccolo nel viaggio al Calvario che per la debolezza e per il peso della croce che porta, va cadendo per la via.
Eccolo finalmente inchiodato a quel legno infame, dove finisce la vita a forza di dolori.
Gesù Cristo col suo amore volle guadagnarsi tutto l'amore dei nostri cuori, e perciò non volle mandare un angelo a redimerci, ma volle venire Egli stesso a salvarci con la sua Passione. Se un angelo fosse stato il nostro Redentore, l'uomo avrebbe dovuto dividere il suo cuore, amando Dio come suo Creatore e l'angelo come suo Redentore; ma Iddio che voleva tutto il cuore dell'uomo, siccome era già suo Creatore, volle essere ancora il suo Redentore.
Ah, Redentore mio caro, e dove io starei a quest'ora se tu non mi avesti sopportato con tanta pazienza, ma mi avesti fatto morire quand'io stavo in peccato?
Poiché dunque mi hai aspettato sinora, Gesù mio, perdonami presto prima che la morte mi trovi reo di tante offese che ti ho fatto.
Mi pento, o sommo bene, d'averti così disprezzato, vorrei morirne di dolore.
Tu non sai abbandonare un'anima che ti cerca; se per il passato io ti ho lasciato, ora ti cerco e ti amo.
Si, mio Dio, ti amo sopra ogni cosa, ti amo più di me stesso.
Aiutami, Signore, ad amarti per sempre nella vita che mi resta; altro non ti domando; te lo domando e lo spero.
Maria, speranza mia, prega Tu per me; se Tu preghi, io son sicuro della grazia.
Padre nostro, Ave Maria, Gloria.
Gesù, Maria, Giuseppe, illuminateci, soccorreteci, salvateci. Così sia.
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