Martedì 5 settembre, distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store digitali (dal giorno 8 settembre), esce ufficialmente Sideralis, nuovo album di Roberto Ottaviano, prodotto dall’etichetta Dodicilune. Dieci brani originali del sassofonista barese affiancato in questo progetto dal pianista inglese Alexander Hawkins e da una sezione ritmica tutta statunitense composta dal bassista Michael Formanek al basso e dal batterista Gerry Hemingway.
Quattro giganti del jazz di impronta post-free e di matrice creativa si affrontano in un teatro dell’ipercosmo. Rotte e orbite siderali, linee spezzate, effetti onomatopeici, suoni acidi, idee sminuzzate, forme esplose: eppure tutto resta ripensabile in una struttura coerente e appagante. Un gioco sperimentale a tutta altezza, che cattura e accompagna l’ascoltatore in galassie inesplorate. Gli stop e i salti all’unisono, i temi frammentati, donano colore e dinamicità ai fraseggi. Il sassofono di Ottaviano è un cono di luce, una torcia che illumina la più oscura distensione, una guida affidabile. Tutto è inquadrato in una compostezza precaria, che pare cerchi nuovi spazi d’espressione. Non tracce compiute, ma esplorazioni sonore, un mondo in divenire alla ricerca del suo ispiratore, quel John Coltrane asceso alle stelle il 17 luglio del 1967. Sideralis è un manifesto di gratitudine a lui, tra i primi esploratori di quello spazio “siderale”. L’infinitità della sua ricerca genera tuttora luce.
“Four giants of post-free jazz offer their open-minded, creative matrix in a hypercosmos theater. A dimension of high experimentation, where everything appears at the very moment in which it is sought with the senses. Routes and sidereal orbits, acidic sounds, exploded shapes: yet everything remains thoughtful in a coherent and fulfilling structure. Sideralis is a sound exploration, a manifesto of gratitude, a world in search of its inspirer, John Coltrane, ascended to stars on July 24, fifty years ago: the infinity of his research still generates light.”
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