Vi siete mai chiesti perché la corrente elettrica si chiama, appunto, come la corrente di un fiume che scorre?
Non è una coincidenza, è proprio così che sono andate le cose: nella storia della scienza, infatti, gli esseri umani prima hanno capito come si comportano le sostanze solide, liquide (e cioè quelle materiali, quelle che si toccano) e poi, solo in un secondo momento, quelle che non si vedono.
Ecco perché gli scienziati hanno basato le loro osservazioni e scoperte sull'elettricità facendo delle analogie con l'idraulica. E verrebbe da pensare che questo è anche il motivo per cui l'auto elettrica stia diventando realtà più di un secolo dopo l'auto “meccanica”.
Ma è davvero giusto pensare che è stato naturale che prima si sviluppassero i motori endotermici - “a benzina” - e solo ora (nei primi decenni del Millennio che stiamo vivendo) le auto con motori elettrici alimentati a batteria?
Siamo andati a cercare la risposta al Museo dell’Automobile di Torino.
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