Il cibo tradizionale si caratterizza per la sua estrema semplicità. Ciò non significa facilità nella sua preparazione; al contrario, alcuni prodotti sono di difficile elaborazione, com’è il caso dei vegetali tossici o con cattivo gusto, per i quali sono necessari diversi trattamenti per renderli innocui e più appetibili.

La cottura e la preparazione dei prodotti vegetali e animali non si basano su complesse miscele di diversi ingredienti. Sono poche le ricette che includono più di un componente, essendo la popolazione indigena poco incline al sapore dei cibi con aggiunta di additivi o condimenti. Il sapore è per definizione l'alimento stesso, è consentito solo aggiungere il condimento più apprezzato, che è il grasso degli animali, il "sale nero" di origine vegetale e il piccante peperoncino silvestre. Le forme di preparazione mediante cottura sono: la bollitura, la frittura, l’arrosto, al forno e il cibo arrostito tra le braci del fuoco.

Prima di cucinare le donne entrano nella foresta in gruppo per cercare la legna per il fuoco. Portano con sé l’ascia e una corda per legare la legna e portarla sulle spalle o sopra la testa. Generalmente devono camminare per uno o due chilometri. La legna che si raccoglie è quella dell’albero del carrubo. Durante l’estate, si cucina sotto la fronda degli alberi, in genere gli alberi del carrubo e di nosá (Ziziphus mistol), che crescono in prossimità delle abitazioni. Gli strumenti che si utilizzano in cucina sono la mariquiña formata da tre pali, che si legano con il filo di ferro nel mezzo per appendere la pentola sul fuoco; è molto utile perché evita che la pentola cada e il ventaglio fatto con le foglie di palme che si utilizza per attizzare il fuoco. Durante la stagione delle piogge si cucina o nella stessa casa o in una casetta vicino, che si copre con un telo, affinché il fuoco non si spenga con la pioggia

свернуть