Oggi dire santissima Trinità ci lascia tutti quanti un po' indifferenti, e non crea più quelle discussioni teologiche che, nel quarto secolo, avevano generato tali tensioni da mettere in seria difficoltà la stessa unitarietà della Chiesa, tanto è vero che ci vollero due Concili (quello di Nicea del 325 e quello di Costantinopoli del 381) a stabilire un po' di ordine e di chiarezza nei termini che venivano usati, tra cui uno in particolare, "homoùsios", tradotto in italiano con l'espressione "della stessa sostanza" o "consustanziale". Il Credo che solitamente recitiamo durante la Messa, quello più lungo per intenderci, è il frutto di questi due Concili, tanto è vero che si chiama anche Simbolo niceno-costantinopolitano. Il Concilio di Nicea affronta il rapporto tra il Padre e il Figlio, quello di Costantinopoli il rapporto tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Nel Catechismo ci hanno sempre insegnato che Dio è uno solo, ma in tre Persone, uguali e distinte.
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