Tremila ne erano state sequestrate meno di venti giorni fa. Altre 1563 piante di marijuana sono state individuate e distrutte ieri dai carabinieri. Il posto dove è stata rinvenuta la piantagione illegale è sempre lo stesso, i monti Lattari. La Jamaica del sud italia colpisce ancora.
I carabinieri della stazione di Gragnano, con la collaborazione del Nucleo Elicotteristi di Pontecagnano e dello squadrone eliportato Cacciatori di Puglia, hanno individuato in un’area demaniale di Casola una vasta piantagione di “cannabis indica”. Campionate e poi distrutte 1563 piante di altezza variabile tra i 200 e i 230 cm. In un involucro nascosto nel fitto della vegetazione i militari hanno poi sequestrato 10 cartucce da caccia calibro 24 e 13 per fucile calibro 20. 4mila piante sequestrate e distrutte solo nel mese di agosto danno la cifra del giro di denaro intorno alla coltivazione della cannabis. Un anno fa, nel corso di un’identica operazione, sempre sui monti Lattari vennero sequestrate e bruciate 5600 piante di marjiuana. Nello stesso anno, un’indagine evidenziò i canali di diffusione della droga, usata per rifornire non soltanto le piazze della campania ma anche quelle delle piazze di altre regioni italiane.
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