In casa il proprietario può installare telecamere nascoste per tutelare la proprietà privata da eventuali ladri.
La casa è anche il luogo di lavoro della badante.
L’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori disciplina le regole per la installazione delle telecamere sui luoghi di lavoro e prevede che le telecamere non possono essere istallate per controllare il dipendente, per controllare se il dipendente lavora e come lavora ma solo per tutelare l’azienda da possibili pericoli o per esigenze organizzative.
Ad esempio, si può installare una telecamera per controllare se un apparecchio funziona correttamente e la qualità del prodotto ma non si può installare una telecamera vicino alla macchinetta del caffè per controllare quanto tempo il lavoratore si ferma per il caffè o sulla postazione di lavoro del lavoratore.
Le telecamere sul posto di lavoro si possono installare solo se viene fatta preventiva comunicazione alle associazioni sindacali o se si è avuta l’autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro, occorre poi preventivamente informare i lavoratori della presenza della telecamera con un cartello sui luoghi di lavoro, il datore di lavoro deve nominare l’incaricato per la gestione dei dati registrati dalle telecamere, i filmati vanno conservati per il tempo necessario per le finalità per le quali i filmanti vengono fatti e comunque per un tempo massimo di 24 ore estensibili a 48 ore in casi particolari. Solo per gli impianti di video sorveglianza delle banche e quelli con funzioni di pubblica sicurezza il Garante della Privacy ha previsto un tempo di conservazione di 7 giorni.
L’installazione delle telecamere deve avvenire nel rispetto della dignità del lavoratore.
Ad esempio, non si può installare una telecamera in bagno.
Se non viene rispettata tutta questa procedura il datore di lavoro non può utilizzare i filmati registrati e se ha usato le telecamere per spiare i dipendenti è responsabile penalmente, commette reato.
Cosa accade nell’ipotesi di telecamere installate nella casa dell’anziano che è anche luogo di lavoro della badante?
Il datore di lavoro della badante o della colf, della baby sitter deve rispettare le regole imposte ai datori di lavoro dall’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori, occorre l’accordo sindacale o l’autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro?
𝐕𝐢𝐬𝐢𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐬𝐢𝐭𝐨 𝐰𝐞𝐛
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