Negli ultimi tre anni la situazione economica è drasticamente cambiata (in peggio) e per molti imprenditori è diventato difficile portare avanti la propria azienda.
In queste situazioni - quando non ci sono possibilità di manovra all’esterno - risorse insperate possono essere trovate dentro l’azienda, consentendo risparmi anche di centinaia di migliaia di euro.
LA QUASI TOTALITÀ DELLE IMPRESE POSSIEDE DEI VERI E PROPRI TESORI NASCOSTI.
Tesori che però restano nell’oscurità finché non ci si affida a professionisti che riescono a portare alla luce gli elementi su cui è possibile intervenire per ottimizzare il carico fiscale e far fruttare al meglio le risorse a disposizione.
In questo video scoprirai come un imprenditore è riuscito a ottenere:
● risparmi di costi vivi per circa € 200.000
● riduzione del carico fiscale aziendale
● dipendenti più sereni, felici e produttivi.
E la stessa strategia è applicabile in ogni azienda… sì, anche la tua!
GLI EFFETTI DELL’INFLAZIONE CHE NON VEDI: UNA VORAGINE CHE SI APRE SULLA CASSA AZIENDALE
Se è noto che il TFR ha un impatto diretto sulla cassa aziendale quando termina il rapporto di lavoro, molto meno conosciuto è il suo impatto quando (e soprattutto) se l’inflazione aumenta.
Ogni anno il TFR deve essere rivalutato dell’1,5% + il 75% dell’inflazione annua
Considerando che in Italia l’inflazione nel 2022 ha raggiunto lo spaventoso 12%, l’impatto sui costi indiretti dell’azienda è molto forte, perché la rivalutazione è di circa il 9%!
E c’è un aspetto critico che è fondamentale conoscere: la rivalutazione comprende TUTTO l’importo accantonato, non solo l’ammontare dell’ultimo anno.
Lo sapevi?
LO SCONFORTO DELL’IMPRENDITORE QUANDO HA SCOPERTO A QUANTO AMMONTAVA LA RIVALUTAZIONE DEL TFR
L’azienda che ho assistito disponeva di un TFR accantonato di circa 1,2 milioni di euro.
Analizzando la situazione e facendo i calcoli è emerso un importo di rivalutazione pari a € 117.000.
Quando l’imprenditore ha scoperto questo ulteriore costo vivo, l’ha presa come l’ennesima mazzata e non ti nego che il suo sconforto era palpabile.
E questo costo vivo continuerà a mangiare le risorse delle aziende italiane anche per i prossimi 2-3 anni (almeno).
UN RISPARMIO PER L’AZIENDA DI € 200.000! COME È STATO POSSIBILE?
Io e il mio team siamo partiti, come sempre, da un’analisi approfondita e complessiva della struttura aziendale e di ogni area di rischio.
Analizzando la situazione relativa al TFR, abbiamo capito che mettendo in atto la giusta strategia avremmo liberato la cassa aziendale dal macigno della rivalutazione.
Trasferendo il Trattamento di Fine Rapporto in un fondo pensione collettivo siamo riusciti a far risparmiare all’azienda circa 200.000 euro (subito) e garantire risparmi fiscali per gli anni avvenire.
E PER I DIPENDENTI UNA LIQUIDAZIONE PIÙ RICCA (TRA TFR E FONDO PENSIONE BALLANO MIGLIAIA DI €)
In Italia la tassazione per il lavoratore dipendente va dal 23 al 43%, e gli stessi valori si applicano quando viene liquidato il TFR.
Utilizzando invece un fondo pensione, la tassazione va dal 9 al 15%.
Ecco un esempio pratico e concreto di quello che succede, ipotizziamo una situazione che ci facilita i calcoli in cui il dipendente ha maturato € 100.000:
● considerando come aliquota IRPEF il 25% (è il caso più comune), il dipendente riceve € 75.000 come netto liquidato e i restanti € 25.000 finiscono in tasse: un quarto in meno.
Se invece lo stesso dipendente fa confluire il TFR nel fondo pensione, e vale anche se il cambio avviene a pochi anni dal termine dell’attività lavorativa, ottiene:
● una tassazione del 15% (invece del 25%),
● questo significa che, tornando all’esempio dei € 100.000, vengono trattenuti € 15.000 invece di € 25.000,
● per un guadagno di € 10.000!
Inoltre, se il dipendente utilizza il fondo pensione da più anni, può avere diritto a una tassazione al 9% e ricevere così una liquidazione di € 91.000, con un guadagno rispetto al TFR di € 16.000.
Il tutto a parità di condizioni, di anni di lavoro, di importo accumulato e senza alcuno sforzo aggiuntivo.
ANCHE TU PUOI PROTEGGERTI DALLE INSIDIE DI QUESTO TERRIBILE PERIODO E OTTIMIZZARE LA PROTEZIONE E LA CRESCITA AZIENDALE
Oggi risparmio fiscale e abbattimento dei costi indiretti devono diventare due priorità per gli imprenditori, perché possono restituire insperate risorse per la continuità aziendale.
Io e tutta la squadra di MarFis Advisors siamo al fianco di imprenditori, professionisti e dipendenti per offrire una piena consapevolezza della propria situazione e delle migliori azioni da compiere per tutelare davvero il proprio patrimonio e salvaguardare reddito e azienda anche nelle situazioni più difficili.
Per farlo ho ideato e mi avvalgo di PATRIMONIO PROTETTO:
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