Domenica primo aprile è la domenica della Resurrezione, l’ottavo giorno, ovvero il primo giorno della nuova settimana. Così la chiamavano gli antichi, esordisce Mons. Angelo Spinillo nel video messaggio rivolto ai fedeli, “e vorremmo davvero che segnasse il principio di una vita nuova per ciascuno di noi, per una umanità prostrata, avvilita, sconfitta dal suo egoismo, dal suo peccato, che teme di essere come chiusa in un sepolcro, uno spazio ristretto nel quale c’è solo il tempo della corruzione delle cose di questo mondo”. Ma, poi, troviamo questo sepolcro spalancato: “Quella pietra che sembrava sbarrare ogni speranza è stata rimossa e il Signore, giusto condannato dagli ingiusti, innocente giudicato dai peccatori, è risorto: quell’uomo umiliato e annullato ora è vivo perché ha partecipato alla vita con tutto l’amore. E l’amore non muore mai, si offre totalmente in sacrificio, ma poi risorge e rinnova se stesso, con le incancellabili ferite della passione che, al tempo stesso, sono segni eterni di un amore grande continuamente offerto all’umanità”.
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