La Cappella della famiglia Feroni si trova nella Basilica della Santissima Annunziata di Firenze. Si tratta di una tipica architettura barocca, ma del barocco fastoso romano, estranea alla sobrietà tipica di Firenze.
Ma il committente Marchese Francesco Feroni, arricchitosi grazie al commercio vivendo molti anni in Olanda, voleva esprimere con la propria cappella tutta la sua ricchezza. In un primo tempo voleva acquistare la Cappella Brancacci alla chiesa del Carmine, ma ci fu l'opposizione di Vittoria della Rovere per salvare gli affreschi di Masaccio e Masolino. Allora optò per la prima cappella laterale sinistra della Santissima Annunziata. I lavori iniziarono nel 1691 e durarono pochi anni. L'architetto fu Giovan Battista Foggini che già si era mostrato capace di concepire decorazioni in stile barocco romano con la Cappella Corsini al Carmine. Però qui l'ambiente è molto piccolo, ciononostante vi profuse tutta la sua maestria. La pala d'altare è incorniciata da colonne tortili in marmo rosso che si rifanno al baldacchino del Bernini a San Pietro in Vaticano. La pala con il transito di San Giuseppe è del pittore tedesco Johann Carl Loth, voluto dal Gran Principe Ferdinando, consulente del progetto, in quanto suo estimatore. I due sarcofagi ai lati sono sormontati uno da una statua di San Francesco, opera di Giovanni Camillo Cateni, e l'altra dalla statua di San Domenico di Carlo Marcellini. Su ogni sarcofago trovano posizionati altre due statue in posizione raccolta che rappresentano le virtù dei defunti. Tra di esse dei medaglioni dorati, uno con le effigi del Marchese Feroni e l'altra con una nave in mare, simbolo della sua ricchezza, opere di Massimiliano Soldani Benzi. La cupola è tempestata di angeli, così come le lunette e le mensole.
Un tempo, però, la cappella era appartenuta ad un'altra famiglia, ed aveva altre decorazioni che sono state coperte. Dietro la tela di Loth è stato ritrovato un affresco di Andrea del Castagno rappresentante San Giuliano l'Ospitaliere che è ancora visibile grazie al fatto che la pala di Loth è stata fissata sue dei cardini e si può aprire come una pagina di un libro.
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