Dopo l’unione d’Italia, la sovrintendenza delle carceri italiane di Roma si trovò ad affrontare il problema connesso ad un utilizzo dei carcerati che fosse socialmente utile ed economicamente sostenibile, optando per la riqualifica dei territori abbandonati.
A seguito di questa decisione, prese forma il miracoloso intervento dei rei che furono condannati ai lavori forzati nella colonia penale agricola più estesa d’Italia, a Castiadas (costa sud-est della Sardegna), per bonificare un territorio di 6300 ettari disabitato da 350 anni, malsano, paludoso e malarico.
L’ 11 Agosto 1875 l’Ispettore Generale delle carceri d'Italia, Cavaliere Eugenio Cicognani, con una manciata di uomini e una dozzina di carcerati sbarcava sulla spiaggia di Cala Sinzias a Castiadas. Da quel giorno e per 80 anni i condannati hanno lavorato duramente per redimere i loro peccati riuscendo a bonificare l’intera area e trasformandola in uno dei luoghi più affascinanti della Sardegna, mentre la malaria li decimava inesorabilmente.
Una storia ancora sconosciuta che deve insegnarci ad apprezzare il sacrificio dei tanti uomini, come carcerati, guardie ed impiegati, che hanno lavorato e offerto la propria vita per consegnarci queste terre preziose così come le conosciamo oggi; un paradiso terrestre ricco di valori, bellezze, tradizioni e cultura.
Ещё видео!