Ivrea (TO). di Claudia Rivella. Cara Violetta, quest´anno sei andata oltre il simbolo che rappresenti, hai messo in luce le tue notevoli umanità e capacità di entrare in sintonia con noi popolani. Sei stata il raggio di luna nella sera di pioggia in cui ti sei svelata; il raggio di sole in quel pomeriggio bagnato di lunedì e poi hai continuato a brillare quando il sole splendeva. Adesso rimani nel nostro cuore di aranceri come la Mugnaia che si è emozionata davanti ai canti e alle tamburate in tuo onore. Sei colei che ci ha ringraziato per averla accolta con gioia ed entusiasmo nelle nostre piazze, fradice di pioggia e ugualmente vive. Sei l´eroina che ogni ragazza eporediese vorrebbe impersonare nella vita. Tu lo hai fatto in maniera egregia, quando anche il tempo non è stato dalla tua parte ma, tu, sei stata più forte di lui. Sei Violetta di noi aranceri. Grazie Alice!

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