Roma, 22 lug. (askanews) - Sottoscritto da Cifa e Confsal il primo contratto collettivo nazionale di settore dell'ICT, valido per il triennio 2021-2024, una novità assoluta sul territorio nazionale, i cui contenuti sono stati discussi e validati dagli esperti del Tavolo tecnico di confronto nazionale organizzato dal Centro studi InContra con Sapienza Università di Roma.
Molte le novità, tra cui un nuovo sistema di classificazione "per competenze". L'inquadramento contrattuale, non più suddiviso in livelli ma in categorie professionali, recepisce le figure proposte dal sistema europeo e-CF e dall'Atlante del lavoro e delle qualificazioni, puntualmente integrate grazie all'Osservatorio permanente per la mappatura di competenze digitali, nuovi profili di ruolo e nuovi modelli organizzativi, istituito nell'ambito del Tavolo tecnico di confronto nazionale.
Per il segretario generale di Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, questo contratto collettivo rappresenta un passaggio storico per il nuovo mercato del lavoro: "In questo momento di grandi cambiamenti, in cui la transizione digitale assume una importanza fondamentale, il contratto che Cifa e Confsal offrono alle aziende e ai lavoratori delle aziende del settore tecnologico è una pietra miliare".
Tra gli istituti contrattuali innovativi lo "scatto di competenza" e la "certificazione contrattuale delle competenze", con cui si riconosce un valore economico alla crescita professionale del lavoratore, crescita supportata dalla formazione finanziata da Fonarcom, il fondo interprofessionale di Cifa e Confsal. Sempre con l'obiettivo di valorizzare le professionalità, viene regolamentato il Premio di Performance ed è incentivata la Job Rotation; mentre, al fine di sostenere l'inserimento e il reinserimento di particolari categorie, sono attivati processi di Onboarding, per i neoassunti, e di Re-employment, per persone in stato di vulnerabilità. Il Preavviso attivo è invece destinato alla ricollocazione dei lavoratori in uscita, come politica attiva di sostegno all'occupazione e alla mobilità.
Grande attenzione anche al welfare. Introdotto nel contratto l'obbligo per i datori di lavoro di iscrivere i lavoratori al Fondo di assistenza sanitaria integrativa Sanarcom. A essi vengono riconosciuti servizi di welfare obbligatori di un valore minimo di 150 l'anno, aumentato di ulteriori 25 per ogni componente del nucleo familiare. Ampio spazio, infine, alla contrattazione di secondo livello per sostenere le aziende nell'introduzione di misure di flessibilità e di innovazione dei modelli organizzativi, tra cui il ricorso al lavoro agile, opportunamente regolamentato dall'Accordo interconfederale sottoscritto dalle parti sociali lo scorso 25 febbraio 2021.
Soddisfatto il presidente di Cifa, Andrea Cafà: "Con questo contratto collettivo Cifa e Confsal danno risposte importanti alle tante imprese e ai lavoratori del settore ICT, in forte espansione e trasversale per la crescita economica e sociale del nostro paese e quindi bene che ci sia una dovuta regolamentazione".
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