A cura di Fabrizio Villa
Care e cari amanti del cielo, è proprio il caso di chiederselo: ma di questo passo dove andremo?
Se non avete risposta o la risposta non vi sembra particolarmente ottimistica e vi deprime, non vi resta che alzare lo sguardo al cielo e cercare la grande galassia di Andromeda, perché, che ci crediate o no, noi ci stiamo muovendo verso di lei.
Distante 2,5 milioni di anni luce in cieli bui è facile osservarla essendo ben visibile ad occhio nudo. Nei primi giorni del mese culmina al meridiano all’una di mattina circa.
Meglio, perciò, cercare di osservarla in questo periodo. La Luna non disturba le osservazioni e trovarla non è difficile. Identificate il grande quadrato di Pegaso, muovetevi verso la costellazione di Andromeda. Alla seconda stella virate a destra e dopo altre due stelle troverete M31.
È la galassia più massiccia del nostro ammasso locale al quale appartiene anche la nostra, la Via Lattea. Misteriosa ad occhio nudo, bella al binocolo, imponente al telescopio, e superba in fotografia, ha l’iconica forma a spirale vista da un’angolazione inclinata. In un turbinio di attrazione gravitazionale le due galassie, la nostra e quella di Andromeda, si stanno avvicinando l’una all’altra.
Tra circa quattro miliardi di anni si incontreranno in un corteggiamento prima, e in un abbraccio poi, per poi fondersi insieme. Parteciperà all’incontro anche la galassia M33 nel triangolo, anch’essa ben visibile in questo periodo.
Addirittura, da uno studio recente sembra che le due galassie, la nostra e quella di Andromeda, si stiano già scambiando effusioni. Alcune tipologie di stelle, le RR-Lyrae, si trovano addirittura a metà strada tra le due galassie cosicché la separazione tra le due spirali cosmiche non sembra poi così netta e di fatto tra le due galassie non c’è spazio vuoto. Non ci resta allora che aspettare!
Nella prima parte della notte, a partire dalle 21 è ancora ben riconoscibile, guardando a sud-ovest, il Triangolo estivo e le costellazioni della Lira, Cigno e Aquila.
Ma andando avanti con le ore alla mezzanotte culmina il quadrato di Pegaso e Andromeda. La costellazione dei Pesci e quella dell’Ariete e più in basso la Balena. Il Toro, l’Auriga e Orione, si fanno ben notare a notte fonda fino al mattino. Tra le costellazioni circumpolari, a mezzanotte Cassiopea, Cefeo e Perseo sono prossime allo zenith in posizione perfetta per essere osservate in tutto il loro splendore.
Saturno sarà ancora ben visibile per tutto il mese, ma pian piano anticiperà il proprio tramontare e si appresta a diminuire la sua visibilità. Tramonterà a fine mese verso l’una del mattino e perciò resterà comunque ben visibile per tutta la prima parte della notte, anche dopo la metà di ottobre.
Giove nel Toro e Marte nei Gemelli saranno i due pianeti più importanti di questo autunno. Marte sorge dopo la mezzanotte e Giove intorno alle 10 di sera. Culmineranno al meridiano verso le 4 del mattino e per gli amanti della notte saranno due astri particolarmente evidenti in cielo. Giove, nel cielo di ottobre ben più luminoso di ogni altro astro, a parte la Luna, e Marte rosso arancio come una grossa zucca.
Il 31 ottobre un’occasione alla mezzanotte per vederlo verso est a circa una ventina di gradi sopra l’orizzonte, sperando che le creature della notte di Halloween rimangano addormentate.
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Per gli amanti delle sfide, soprattutto fotografiche, il 5 ottobre al tramonto del Sole, verso l’orizzonte sud ovest saranno visibili una sottilissima falce di Luna e poco sopra Venere. Entrambi difficilissimi da osservare immersi nelle luci del Sole. Dopo le 18, facendo attenzione a non abbagliarsi al Sole o, peggio, puntarlo con uno strumento, attendete il momento propizio per scovare di due astri, meglio se con una skyline accattivante.
Da non perdere assolutamente l’osservazione della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan Atlas che passata vicino il sole a fine settembre, il giorno 12 ottobre passerà nel punto più vicino alla terra. Si potrà tentare di osservarla e seguirla già da subito appena dopo il tramonto, bassissima sull’orizzonte ovest.
Poi con il passare dei giorni aumenterà la distanza angolare dal Sole e quindi potrebbe essere più facile da osservare; senonché la sua luminosità calerà a causa dell’allontanamento dal Sole. Data la proverbiale imprevedibilità delle comete, tenetela d’occhio giorno dopo giorno. Attraverserà la costellazione della Vergine, del Serpente e dell’Ofiuco. Interessante il suo passaggio nei pressi dell’ammasso globulare M5 la sera del 15 ottobre. Le comete sono imprevedibili e questa potrebbe destare sorprese inaspettate perché, sopravvissuta al passaggio del Sole, si prospetta una cometa molto luminosa!
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