L’Ater Venezia conta di sbarazzarsi della “Nave 1” di Via dello Squero”. Si tratta di un condominio di circa 100 appartamenti, per la metà circa sfitti a causa delle pessime condizioni in cui versano gli alloggi, oggetto di parecchi costosi, poco efficaci interventi manutentivi. Per gli inquilini regolari, l’Ente ha già predisposto tutto per il trasferimento gratuito. Appare scontato che la vendita (una società privata si è già fatta avanti con una specifica manifestazione d’interesse), costringerebbe ad andarsene anche i circa 20 occupanti abusivi. Secondo il presidente Ater Fabio Nordio, l’immobile, risalente ai primi anni Settanta, sarebbe «obsoleto, fatiscente e non rispondente ai requisiti utili per gli aventi diritto». In pratica, piuttosto di sottoporlo ad un laborioso e costoso restauro, meglio sbarazzarsene per fare cassa in vista di nuove realizzazioni, più moderne ed accoglienti. Intanto, nel vicinato, la notizia della probabile vendita e successiva demolizione trova consenso. Corre, infatti, voce che alcuni vani risultino abusivamente occupati da persone problematiche.
Non la vedono invece così i vecchi progettisti, forse per motivi di orgoglio. Come loro, l’ex dirigente Ater ingegner Domenico Contarin (dal 1976 al 2014). secondo le contestazioni, la “Nave 1” sarebbe caratterizzata da soluzioni architettoniche tali da sconsigliarne la demolizione. Tesi diametralmente opposta rispetto a quella assai pragmatica di Nordio il quale, per l’occasione, polemizza su parecchie scelte operate nel passato. Intende scongiurare tempi lunghissimi; cantieri eterni e così via.
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