Caparezza - Nessuna razza (tratto dal DVD "Live in Molfetta")
"Nessuna razza" è una netta presa di posizione contro le etichette di ogni tipo: di razza, di libertà di pensiero, libertà semplicemente di "essere" ciò che ogni individuo ha il diritto di essere e di esprimere...
Mi scuso per la cattiva qualità delle immagini (anche se ho provato ad "aggiustarle"...), ma il DVD originale ha una risoluzione decisamente molto bassa e non è stato possibile fare di meglio.
Riporto qui il testo (perché estremamente importante e in parte difficilmente capibile ad un primo ascolto del brano):
"Io sono spazzatura che spazza razza pura, non provo più paura, colleziono punti di sutura sul mio carnet di carne,
lucido le mie cornee e metto a fuoco in modo tale che neanche la Forestale può far nulla.
Ho un obiettivo che trastulla i miei sensi di colpa e sto più sotto di una talpa.
Non gioco a fare il santo ribelle, entra nel mio vivaio, troverai soltanto nervi a fior di pelle.
Nelle Cinecittà dell'arte, Grandi Fratelli chiusi in un antro sono pronti ad uno scontro che persino Raf avrebbe perso il "Selfcontrol", e basta una gaffe a mandare a 'ffanculo anche il più pronto.
Ne ho piene le palle, piuttosto non esco, nel gregge rimango soltanto se faccio il pastore tedesco.
Kaputt al resto, detesto il processo di omologazione di musica e testo.
Io salto come un popcorn, su questa terra che brucia, su questa eterna sfiducia...
Nessuna razza, io non sostengo nessuna razza, Vostra Altezza,
zero sassi contro lapidati della piazza, sul labbro soltanto un po' d'amarezza per chi mi ha giudicato con asprezza.
Nessuna razza, ma un posto a sedere in una carrozza che schizza fango nei sentieri di un bosco che terrorizza,
chi è fuori dal branco conosce con fermezza ogni insicurezza.
Nessuna razza, io non sostengo nessuna razza, Vostra Altezza, zero sassi contro lapidati della piazza, sul labbro soltanto un po' d'amarezza per chi mi ha giudicato con asprezza.
Nessuna razza, ma un posto a sedere in una carrozza che schizza
fango nei sentieri di un bosco che terrorizza,
chi è fuori dal branco conosce con fermezza l'ebbrezza di una capa quando è "rezza".
Razze superbe, nessuno che si accoscia, rozzi che sparano razzi da una katiuscia.
Li lasci e raddoppiano, si fanno e si accoppano, strano fenomeno:
loro si gonfiano, ma i tuoi nervi scoppiano.
Sappiano che hanno tante voci e un suono unisono, per ogni
dotto che sfornano io rimango pisolo e mi isolo.
Stono nel coro, volteggio sui miei di testicoli, non sulle palle di un toro.
Spiazzo colui che con discorsi bui fa il duro, suppone verità che in quanto supposte se le metta nel c....
La situazione è delirante, è sembra la Naja, dove chi più aveva potere più era ignorante,
Troppe cose sullo stomaco, mi viene il vomito, mi scopro cinico, mi cambio d'abito, ma non mi pettino, perché mi piaccio scapigliato come Boito... non voglio essere interrotto.
Cosa ti aspetti da me?... a capo di un movimento non sarei mica contento...
Nessuna razza, io non sostengo nessuna razza, Vostra Altezza, zero sassi contro lapidati della piazza, sul labbro soltanto un po' di amarezza per chi mi ha giudicato con asprezza.
Nessuna razza, ma un posto a sedere in una carrozza che schizza fango nei sentieri di un bosco che terrorizza, chi è fuori dal branco conosce con fermezza ogni insicurezza.
Nessuna razza, io non sostengo nessuna razza, Vostra Altezza, zero sassi contro lapidati della piazza, sul labbro soltanto un po' di amarezza per chi mi ha giudicato con asprezza.
Nessuna razza, ma un posto a sedere in una carrozza che schizza fango nei sentieri di un bosco che terrorizza, chi è fuori dal branco conosce con fermezza l'ebbrezza di una capa quando è ""rezza"".
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